L'antifascismo artificiale dell'ANPI, Mussolini fa dimettere un manager. Le parole della settimana

Un artificiale poco intelligente, l'antifascismo artificiale dell'ANPI, Mussolini fa dimettere un manager, Oscar tardo-antichi per celebrare un impero che crolla, trans a Parigi, la fine di TikTok

L'antifascismo artificiale dell'ANPI, Mussolini fa dimettere un manager. Le parole della settimana
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Proviamo a dare un po' di sapore poetico ai numeri che decretano il successo delle notizie sul web. Di seguito alcune delle notizie più cliccate della settimana rivisitate e corrette.

Un artificiale poco intelligente

Inseguendo il trend del momento tutti si occupano della cosiddetta “intelligenza artificiale”: è stata pubblicata la versione GPT-4 della chat che ha reso famoso questo mondo negli ultimi mesi. I progressi nel calcolo sono incredibili, quello che può fare questo enorme calcolatore si allarga sempre. Ma è davvero intelligente? Ha senso parlare di “intelligenza” nei confronti di qualcosa che aggiunge solo quantità, e non qualità, a quello che fa una semplice calcolatrice?

L'antifascismo artificiale dell'ANPI

Forse più dell'intelligenza è artificiale l'ANPI. Il vicesindaco di Alassio, Angelo Galtieri, si è visto negare il rinnovo dell'iscrizione all'ANPI, a cui era iscritto da molto tempo. Motivo? Si è iscritto a Fratelli d'Italia, mai smettendo di definirsi antifascista e anticomunista. Questa narrazione del rischio attuale del fascismo in Italia, che convince solo chi abbia abdicato all'analisi della realtà concreta – il presidente del Consiglio è il leader di Fratelli d'Italia eppure non ci sono in giro frotte di balilla – è il costrutto più artificiale che subiamo oggi. Solidarietà ad Angelo Galtieri.

Mussolini fa dimettere un manager

Ma poi anche dall'altra parte c'è chi alimenta questa narrazione. Come Claudio Anastasio, il manager di 3-l S.p.A, la società pubblica che gestisce il software di Inps, Istat e Inail, che ha usato il discorso di Mussolini in Parlamento dopo l'assassinio di Matteotti in una mail mandata ai membri del CDA. E ha finito per dimettersi. Per un discorso di Mussolini Martin perse la cappa. E se davvero ci fosse un rischio attuale di fascismo si sarebbe dimesso?

Oscar tardo-antichi per celebrare un impero che crolla

E intanto gli americani continuano ad assegnare gli Oscar, onorificenze di un impero tardo-antico che premiano un genere artistico in inenarrabile declino. L'Italia esce sconfitta, come il buon senso. Celebrazione suprema del dominio dell'ideologia woke e politicamente corretta – e ammissione smaccata del fatto che il cinema ne è servo – pare vedere i violinisti che continuano a suonare durante l'affondamento del Titanic.

Trans a Parigi

Una storia surreale che racconta la psicosi che ci comanda. Il Comune di Parigi ospita una serata di una associazione LGBTQ. Tra i partecipanti c'era un trans che di mestiere si prostituisce. Durante la serata si vende a qualcuno nei bagni, filma il rapporto per poi accusare il sindaco di ospitare prostituzione nel Comune. Anche in Francia deve esserci stato un corrispettivo di Basaglia.

La fine di TikTok

Ogni giorno un nuovo paese introduce un divieto all'uso di Tik Tok. L'ultima è la Nuova Zelanda, che ha ne ha vietato l'uso in apparecchi di parlamentari e governativi, ma già India, USA, Canada e altri hanno introdotto restrizioni. Motivo? La Cina usa il social network per spiarci.

Un social network può essere usato da una potenza per spiare e forse influire su altre nazioni. Il che dovrebbe farci vedere in modo molto chiaro a cosa servono Facebook e Instagram, chi altro ci spii e perché non esiste un social network europeo.

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