Quindi, oggi...

L'errore di Fiorello, la folle "quota neri" nell'Arsenal e Hamas: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: l'orgia gay del prete, i video dell'orrore di Hamas e Hezbollah

L'errore di Fiorello, la folle "quota neri" nell'Arsenal e Hamas: quindi, oggi...

- È evidente che Selvaggia Lucarelli non ci abbia capito un granché. In un articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano, la nota giornalista - che dubitiamo legga questa rubrica e i suoi tanti refusi - ha azzardato un improponibile parallelo tra il pianto di Federica Mogherini durante gli attentati a Bruxelles e il suo “anche io sono umana” che l’ha portata, dopo la separazione da Giambruno, a disertare la festa di Fdi. Mogherini infatti si sciolse in lacrime di fronte ai 32 morti e Meloni la redarguì perché si mostrava debole in un momento in cui serviva fermezza. Il punto sta tutto qui: la “fermezza” che Meloni chiedeva a Mogherini, il premier l’ha dimostrata ampiamente silurando il compagno con un post su Facebook e senza troppi preamboli. Il giorno dopo è andata al Cairo, senza piagnistei. E tra tutti gli impegni ha saltato solo quello “di partito”, dunque quasi privato, in famiglia. C’è una differenza enorme dallo scoppiare in lacrime di fronte ai cronisti nel mezzo di una guerra al terrorismo e disertare un evento di Fdi. Pensate che Bibi Netanyahu potesse permettersi di piangere dopo gli attacchi di Hamas? No, perché certi momenti richiedono altro.

- Ma seriamente assegniamo a Giuliano Amato il compito di studiare l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nei media?

- Durante Inter-Torino, uno dei bambini (fortunati) che accompagnano i calciatori in campo è stato scelto per indossare la maglia della squadra di Inzaghi. Ma lui è un cuore granata e quando la telecamera lo inquadra alza la canotta nerazzurra per mostrare quella del Toro. Mito assoluto: regalategli un anno di abbonamento.

- Hezbollah fa sapere che in 16 giorni di guerra sono morti 30 combattenti. Con quale risultato? Nessuno. Bravi eh.

- Ho visto uno spezzone del famoso video che l’esercito israeliano ha mostrato alla stampa estera a Tel Aviv. Si tratta del collage di tutti i filmati delle bodycam indossate dai jihadisti quando hanno fatto irruzione nei kibbutz. Sono orripilanti. Un tizio viene sgozzato con una vanga. Si vedono cadaveri ammassati. Ci sono persone mutilate che gridano di dolore. E poi civili trucidati a sangue freddo, massacri, bambini. Ora: potete pure non crederci, ma ho molti dubbi che Israele sia in grado di creare delle “prove fasulle” di questa portata. Non importa cosa pensate di Israele e dei diritti dei palestinesi: è stato un massacro e basta, che nessuna “resistenza” giustifica.

- In Polonia si è dimesso Grzegorz Kaszak, dalla diocesi di Sosnowiec, la stessa dove è stata organizzata un’orgia gay da un prete. Lodevole. Ma il dettaglio succulento di questa storia non è tanto Sodoma e Gomorra, ma che il parroco in questione, dai comportamenti sessuali non esattamente in linea con la dottrina, è finito sotto inchiesta perché nel bel mezzo del festino avrebbe pure impedito l’ingresso dei paramedici per soccorrere uno dei partecipanti storidito dell'eccesso di Viagra. Benedetti preti.

- La Russia sta cercando di reclutare le donne da mandare al fronte tramite una compagnia di mercenari. E lo fa chiedendo loro di diventare cecchini o operatori di droni. Uno dei reclutato, ai giornalisti che si sono finti interessati, ha detto: “Come comandante di unità voglio dimostrare che le donne non sono fatte solo per le zuppe e i bambini”. E già mi immagino le femministe nel panico: lo denunciamo per maschilismo oppure lo elogiamo perché finalmente ha abbattuto i pregiudizi della donna-massaia e rotto il tetto di cristallo nell’esercito di Putin?

- State a sentire cosa dice Nadav Kipnis figlio di Eviatar e Lilach, la coppia di italo israeliani sequestrati nel kibbutz di Be'eri nell'attacco del 7 ottobre e uccisi da Hamas: “La pace con la Palestina è possibile, ma non con Hamas. Mai con Hamas”. Non c’è altro da aggiungere. Su quanto successo il 7 ottobre possiamo discutere per mesi: possiamo partire dalla fuga degli israeliti dall’Egitto, se volete, per poi arrivare alle guerre tra Israele e i Paesi arabi. Si può anche sostenere il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato. Però, dico però, oggi il discorso si ferma a quanto successo il 7 ottobre: gli ebrei sono stati stuprati, uccisi e mutilati da Hamas. Potete chiedere loro di fare la pace coi palestinesi, forse, un giorno. Ma non con Hamas.

Il video della signora israeliana, un’ostaggio rilasciato da Hamas, dia la mano ad un sequestratore e gli dica ‘shalom' sta ottenendo grande spazio nella stampa italiana. Sembra quasi che i giornali vogliano dirci: alla fine, guardate, non sono poi così cattivi. Mah…

- L’Arsenal femminile ha composto la sua rosa per quest’anno e, per puro caso, immagino, tutte le calciatrici sono bianche. Voi direte: embè? In un mondo normale dovremmo fregarcene, visto che il direttore sportivo ha tutto il diritto di scegliere i tesserati in base alle qualità tecniche e non al colore della pelle. E invece c’è chi ha protestato e l’Arsenal s’è pure cosparso il capo di cenere. Robe da pazzi. Da pazzi. I Gunners dicono che una delle loro priorità sarà quella di rendere l’organico più diversificato. In sostanza ci stanno dicendo che l’allenatore dovrà trovarsi altre calciatrici, magari più scarse, solo perché la cultura politicamente corretta vuole che ci siano almeno un paio di nere in squadra. Vi rendete conto della follia?

- Simpatico Fiorello che prende in giro Elly Schlein sui sondaggi. Però c'è un piccolo però: il pezzo di Repubblica a cui fa riferimenti risale ad aprile.

Sempre un titolo da sganasciarsi dal ridere eh, però non esattamente attuale ecco.

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