
«Pregate per lui, pregate per Roscoe». Lewis Hamilton non è riuscito a tenere per sé la sofferenza del suo cane e in poche ore ha raccolto milioni di cuoricini. Meglio di una canzone dei Coma Cose. L'amore di Lewis per il suo bulldog che compirà 13 anni il 24 ottobre, era noto da anni. Lo portava dovunque, lo trattava come una fidanzata e forse è anche per questo che ultimamente le sue storie sono evaporate come un gossip tra le pagine di Novella 2000. L'amore per Roscoe però è una cosa seria, tanto che lo stesso cane ha un milione e trecentomila followers sul suo profilo Instagram dove si presenta così: «Sono un bulldog vegano che ama viaggiare, giocare a palla e avere attenzione dalle ragazze, specialmente quando mi grattano il sedere».
Roscoe è un cane copertina. Poche settimane fa era su quella di Dogue, il Vogue dei cani, dopo che aveva già posato accanto
al suo padrone in copertina del Vogue originale... Una vita da favola, altro che da cani. Coccole, coccole e ancora coccole. Da far ingelosire Leo, il bassotto di casa Leclerc. Ma ultimamente qualcosa non andava, tanto che Roscoe non ha mai seguito il suo padrone a Maranello e quest'anno si è visto pochissimo anche in pista dove solitamente arriva con tanto di pass vip personalizzato. Ieri è arrivata la spiegazione social di Lewis: «Per favore, tenete Roscoe nei vostri pensieri ha scritto su Instagram voglio tenervi tutti aggiornati. Roscoe ha preso di nuovo la polmonite e faceva fatica a respirare. È stato ricoverato in ospedale e sedato per calmarlo mentre lo controllavano e durante le visite il suo cuore si è fermato. Sono riusciti a fargli riprendere il battito cardiaco e ora è in coma. Non sappiamo se si sveglierà da questo. Domani cercheremo di svegliarlo. Sono al suo fianco e voglio ringraziarvi tutti per le vostre preghiere e il vostro sostegno». Per stargli vicino Lewis ha rinunciato alle prove Ferrari-Pirelli in programma al Mugello. Non poteva abbandonare il suo amico da solo in ospedale.
La cosa clamorosa in questo mondo social in cui gli odiatori da tastiera sono sempre pronti a colpire è che Lewis ha scatenato solo reazioni d'amore. Scorrete i commenti al suo posto e troverete
solo cuori, preghiere, messaggi di chi cerca di confortarlo. Nessuno che lo tratti come il ricco viziato di turno, come l'ex signora Bonolis sul jet privato per intenderci. Un sito dedicato a Senna si è addirittura spinto a scrivere: O Brasil ora por Roscoe!. Il Brasile prega per Roscoe. Adesso non esageriamo, forse il Brasile ha anche altro per cui pregare. La sua vecchia scuderia gli ha mandato il suo amore (Sending our love to you and Roscoe), la sua nuova Scuderia in Rosso non è stata da meno con tanto di cuoricino e un pensiero per il bulldog in coma (Thinking of you, Roscoe). Ma anche gli avversari non si sono risparmiati, McLaren e Williams hanno fatto sapere di essere vicini a Lewis e al suo cane.
Una raccolta di affetto mai vista. È tutto un cuoricino e due mani giunte in preghiera.
Il post di Lewis per Roscoe ha avuto più successo di quelli che faceva quando aveva fatto inginocchiare in pista tutta la Formula 1 perché Black lives matter. L'amore per gli animali va oltre ogni cosa. Ora un po' d'amore lo vorrebbe anche il Cavallino.