Quindi, oggi...

Via Mancini? Bene così, il pene tagliato e Kiev: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: Mancini lascia la Nazionale, le sentenze di San Martino e gli extraprofitti

Via Mancini? Bene così, il pene tagliato e Kiev: quindi, oggi...

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Via Mancini? Bene così, il pene tagliato e Kiev: quindi, oggi...

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- Che i successi militari di Kiev si riducano al bombardamento ripetuto del ponte in Crimea mi fa sospettare che la famosa controffensiva, decantata da molti, non stia andando esattamente come sperato. E quindi tirare giù il ponte serva per piazzare una bandierina più di propaganda che di utilità militare.

- La notizia è di ieri ma dovete accontentarvi: è pure sempre domenica 13 agosto. Beh, l’intervista con cui Antonio Tajani dice a Meloni che in Cdm non devono più succedere cose “come quella avvenuta con la norma sugli extraprofitti” mi pare significativa. E non poco. Perché pare evidente che Forza Italia si sia trovata tra l’incudine (Lega) e il martello (FdI) e forse poteva a quel tavolo poteva far ben poco, ma di sicuro non si tratta di una norma “liberale” che un partito come Fi può rivendicare.

- C’è questa chicca meravigliosa che arriva dalla ancor più straordinaria storia delle corna di Torino spiattellate sulla pubblica piazza. Secondo un professorone del diritto, Massimo Segre potrebbe essere condannato sulla base di alcune sentenze chiamate “sentenze di San Martino” per aver leso la dignità della Cristina Seymandi. Beh: dettaglio curioso visto che San Martino cade proprio nel giorno della festa dei cornuti. Spettacolo.

- Roberto Mancini lascia la Nazionale e non resta che aspettare qualche giorno per capire le “motivazioni personali” che ci sarebbero dietro l’addio. Offerta araba? Può darsi. Però certo fa strano immaginare che l’allenatore che aveva accettato da poche settimane di diventare il coordinatore di tutte le nazionali a partire dall’Under 20 abbia deciso così su due piedi, a poche ore da Ferragosto, di mandare tutti a quel paese. Mi viene da pensare che a) i poteri che gli erano stati promessi poi non siano stati effettivi, e la cosa con questa Figc non mi sorprenderebbe; b) il riassetto deciso dalla Federazione, che l’ha privato di molti dei suoi uomini di fiducia, non sia piaciuto al Ct; e c) forse Mancini ha capito che di calciatori buoni per provare a fare una bella figura non ne abbiamo poi così tanti. Quindi meglio mollare prima dell'ennesima catastrofe.

- E arriviamo al punto. È un bene o un male che il Mancio se ne sia andato? Parliamoci chiaramente: lasciare così, a Ferragosto, a poche ore dalle pre-convocazioni per le qualificazioni europee, non è una gran cosa. Costringerà la Figc a mettere una pezza e di solito con le pezze non si vince. Però sinceramente non è che la Nazionale di Mancini abbia fato faville: sì, ha trionfato all'Europeo ma vincendo semifinale e finale ai rigori; è vero, ha infilato una striscia di vittorie incredibile e perso solo 9 partite, ma al Mondiale per un motivo o per un altro non ci è andata. Non sarà stata una gestione fallimentare, ma l’assenza in Qatar pesa. Il gioco si era ormai perso. Di gol ne facevamo pochini. Poi guardate i risultati: a marzo 2022 siamo usciti dai mondiali perdendo con una imbarazzante Macedonia del Nord; a giugno 2022 abbiamo preso 5 pere dalla Germania; a giugno 2023 siamo usciti sconfitti nella semifinale di Nation League con la Spagna. Quindi forse, dico forse, va bene così. Fossi nella Figc ora mi chiederei: ma non era più logico, col senno di poi, cacciarlo subito dopo la figuraccia con mondiale?

- A Marghera sue ex coniugi stavano litigando per decidere sulla gestione della figlia. Lui avrebbe provato ad avere un rapporto sessuale non consenziente e lei le ha tagliato il pene. Un pezzetto.

Ben gli sta.

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