"Non sai un c...", "Ora accuccia". Chef Rubio insulta Cerno e viene sospeso da X

L'account dell'attivista pro-Pal è stato bloccato per la violazione delle policy relative all’incitamento all’odio: ecco cos'è successo

"Non sai un c...", "Ora accuccia". Chef Rubio insulta Cerno e viene sospeso da X
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Prima l’attacco a Tommaso Cerno, poi la sospensione da X: Chef Rubio al centro di una nuova querelle social. L’account del noto attivista pro-Pal, all’anagrafe Gabriele Rubini, è stato infatti bloccato dalla piattaforma di Elon Musk per la violazione delle policy relative all’incitamento all’odio. Nel mirino dei moderatori gli insulti rivolti dall’ex volto di “Camionisti in trattoria” al direttore de Il Tempo.

Tutto è partito da un post di Cerno sull'ex Twitter: "Khamenei è l’opposto esatto di ciò che per me è l’umanità, la democrazia, perfino la religione. La sua fine sarebbe e sarà un bene per tutti". Tra le varie risposte, ecco quella di Chef Rubio: "Disse quello che non sapeva un cazzo in materia". La replica del direttore de Il Tempo non s'è fatta attendere: "Ringrazio Chef Rubio per le lezioni di vita che mi dà sul terrorista Khamenei e sull’islamismo fanatico e sulla democrazia. Quando vorrò imparare a cucinare una frittata o una salsa per qualche programma tv di cucina mi rivolgerò alle sue competenze". Ed ecco il nuovo affondo del cuoco: "Dai da bravo accuccia ora".

"Il fascistello rosso. Accuccia non lo dico nemmeno al mio cane. Questa è la sinistra di oggi" il commento tranchant di Cerno, seguito dalla decisione di X di sospendere l'account di Chef Rubio “in seguito a una richiesta legale”. Dopo un paio di ore, il profilo è stato riattivato e in questo momento è perfettamente funzionante.

Recentemente Chef Rubio è stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione aggravata e istigazione alla violenza.

Le contestazioni risalgono a febbraio-marzo 2020 per due distinti interventi - il primo su una emittente radiofonica, il secondo durante un convegno in un centro sociale di Roma - per “offese alla popolazione ebraica e allo Stato di Israele” e “istigazione a commettere violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi nei confronti dello Stato di Israele”.

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