
L'estate risulta senza dubbi uno dei periodi maggiormente insidiosi per la piaga dei furti in appartamento, in quanto durante questi mesi è più probabile che i proprietari si assentino a lungo per godersi qualche giorno di vacanza: le strategie utilizzate dai ladri sono numerose, ma vista l'impennata dei casi le forze dell'ordine stanno portando l'attenzione dei cittadini sulle caratteristiche della cosiddetta "tecnica della colla", con l'obiettivo di fornire loro gli strumenti per individuarla e quindi difendersi.
Come funziona questo ingegnoso sistema? Iniziamo innanzitutto col dire che si tratta di uno stratagemma usato per avere la certezza assoluta che l'appartamento finito nel mirino sia effettivamente vuoto. Il trucco è semplice e richiede poco tempo e degli oggetti d'uso comune facilmente reperibili. È sufficiente infatti tendere un filo sottile e poco appariscente, che viene fissato con della colla tra l'estremità della porta d'ingresso, per intenderci la parte mobile, e la cornice, ovvero la parte fissa adiacente.
Una volta incollato il filo, i topi d'appartamento ritornano sul posto qualche ora dopo, o più di frequente il giorno successivo per avere ancora maggiori certezze: se le due parti risultano separate, e quindi la colla è "spezzata", ciò significa che qualcuno nel frattempo è rincasato e quindi il colpo è assolutamente da rimandare. Se tutto è rimasto al suo posto, si può invece procedere con il furto, dal momento che nessuno ha fatto ritorno nell'abitazione.
Uno dei maggiori pericoli derivanti da questo stratagemma è proprio la non appariscenza degli elementi utilizzati dai malviventi: ignaro del pericolo, è molto difficile, se non impossibile, che il proprietario di casa riesca a notarli e a comprendere di essere finito nel mirino dei ladri.
Per questo motivo nelle città in cui il fenomeno risulta più diffuso, come ad esempio a Bologna, i residenti di alcuni quartieri in cui i malviventi hanno già colpito stanno affiggendo dei volantini per mettere tutti in guardia.
Gli stessi social network sono stati utilizzati come cassa di risonanza per diffondere l'allarme il più possibile: le forze dell'ordine invitano i cittadini a verificare l'eventuale presenza di fili del genere e a sporgere eventualmente denuncia.