"Odia i poveri". Attacco anti-Meloni di Montanari, ma Cacciari lo smentisce

Lo storico dell'arte contro il governo: "Atteggiamento punitivo, lavora contro i poveri in maniera smaccata". Ma Cacciari non ci sta: "Un po' di onestà intellettuale..."

"Odia i poveri". Attacco anti-Meloni di Montanari, ma Cacciari lo smentisce

"C'è un vero e proprio odio per i poveri". Che film abbia visto Tomaso Montanari, proprio non lo abbiamo capito. Forse la solita pellicola che da mesi la sinistra e gli anti-Meloni proiettano a tutto schermo. Ieri sera, intervenendo a Otto e mezzo, il professore si è infatti dichiarato convinto del fatto che il governo abbia un'ostilità verso i cittadini meno abbienti. Lo ha ribadito a più riprese nel corso della trasmissione di La7, ricevendo anche le obiezioni di Massimo Cacciari, uno che di certo non si può annoverare tra i fan del centrodestra.

"Odio verso i poveri", l'attacco di Montanari

"La sostanza della manovra economica era obbligata, lo sapevamo che ci sono dei margini molto stretti. Quello che cambia sono gli accenti simbolici", ha affermato Montanari nel programma di Lilli Gruber, facendo partire il proprio affondo. "Questi accenti simbolici vanno in due direzioni. Da una parte aprire simbolicamente le maglie, ammiccare all'evasione fiscale e dare un chiaro messaggio: 'Sarà tollerata più evasione...'. Dall'altra c'è un vero e proprio odio per i poveri", ha prosegito il professore. E poco importa che il premier abbia assicurato aiuti alle famiglie e alle fasce più deboli, prevedendo ad esempio un aumento delle pensioni minime.

Su La7 Montanari ha quindi criticato la stretta promessa da palazzo Chigi sul reddito di cittadinanza, accusando il governo di aver assunto un "atteggiamento punitivo". Un altro esempio? "Aggiungiamo l'uso del 'merito' nell'istruzione", ha proseguito lo storico dell'arte, riferendosi a una polemica cavalcata da sinistra contro il ministro Valditara. "È un messaggio molto chiaro: è un governo che lavora per i ricchi e contro i poveri in maniera smaccata. La sostanza continua le manovre degli ultimi decenni, ma sul piano simbolico si apre a chi si può permettere di decidere cosa fare del proprio denaro e si colpisce chi quel denaro non ce l'ha", ha arringato ancora il professore, in collegamento dalla Gruber.

Le obiezioni di Cacciari e Sattanino

La sua analisi ha però ricevuto una bocciatura da parte di un altro professore ospite del programma: Massimo Cacciari. Il filosofo, ascoltando le parole di Montanari, ha espresso il proprio disappunto: "Un po' di onestà intellettuale, dai. Che i poveri siano sempre più poveri e non ci sia da anni una politica redistribuitiva non sono cose che troviamo oggi perché c'è la Meloni".

E pure la giornalista Mariolina Sattanino, presente in studio, ha riconosciuto: "Diciamo che ci sono anche provvedimenti a favore dei redditi più bassi... Dire che odia i poveri mi sembra un fatto ideologico".

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