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"Quel pazzo era fuori di sé". Così Alessandra Mussolini è stata aggredita

Sulle pagine di Novella2000 Alessandra Mussolini ha ripercorso i drammatici attimi, nei quali è stata aggredita per strada a Strasburgo: "Sono sotto antidolorifici"

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Le urla, gli insulti e poi le bastonate, tante, durissime. Il ricordo di Alessandra Mussolini, di quanto avvenuto pochi giorni fa fuori dal Parlamento di Strasburgo, è ancora vivido sia mentalmente che fisicamente. Di quella violenta aggressione l'europarlamentare porta ancora i segni e al settimanale Novella2000, che l'ha intervistata sull'accaduto, ha confessato: "Sono ancora piena di Brufen". Certo, i lividi scompariranno e con loro anche il dolore fisico, ma la paura per quanto vissuto in strada non scomparirà o almeno non così facilmente.

Il racconto dell'aggressione

Attraverso le pagine della rivista, Alessandra Mussolini ha ripercorso le concitate fasi dell'aggressione dal momento in cui ha lasciato il palazzo dell'Europarlamento insieme ai suoi collaboratori fino all'attacco violento, che l'ha colta di sorpresa in mezzo alla strada. "Quel pazzo era fuori di sé e ha iniziato a picchiarmi con una sorta di stampella, forse un bastone per i selfi, non sono riuscita a capire in quel momento", ha raccontato la parlamentare europea, che ha proseguito: "Per fortuna avevo una giacca imbottita e mi sono riparata la testa". In quel momento il suo pensiero è stato uno solo, rimanere in piedi: "Mi sono detta: cerca di non cadere, perché se cadi è finita". Se fosse rovinata a terra, infatti, l'uomo avrebbe potuto infierire con i calci.

"Mi sono sentita fragile, vulnerabile"

Mentre la bastonava con ferocia, l'uomo - che non è stato identificato, ma che Mussolini ha descritto come alto, robusto e sui 45 anni - la insultava in italiano e i suoi collaboratori nulla hanno potuto fare: "E' stato tutto improvviso e loro temevano avesse anche un coltello, erano spaventati quanto me". Dopo essersi accanito su di lei, l'aggressore è fuggito e Alessandra Mussolini è riuscita ada allontanarsi dal luogo dell'aggressione per poi tornare in Italia il giorno successivo, alla fine del suo impegno in Parlamento. La paura è stata grande e l'europarlamentare non si vergogna ad ammetterlo: "In quel momento mi sono sentita fragile, vulnerabile. Sono davvero molto spaventata". Vivere nella paura, però, non è da lei per questo la Mussolini ha deciso di voltare pagina e riprendere la sua vita di sempre: "E' come quando si cade da cavallo, bisogna risalire subito in sella altrimenti è finita. Per cui continuerà a guidare, a muovermi come ho sempre fatto".

Nella sua lunga carriera politica Alessandra Mussolini è stata contestata molte volte, ma mai il dissenso era sfociato in una simile violenza e ora le si augura che quello di Strasburgo rimanga un episodio isolato.

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