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"Qui affondiamo tutti": il racconto da incubo del traghetto Ponza-Formia

Cinque ore da incubo con onde altre anche otto metri: ecco cosa hanno vissuto i passeggeri del traghetto Ponza-Formia salpato dopo che alcune cime si sono spezzate a causa del vento

"Qui affondiamo tutti": il racconto da incubo del traghetto Ponza-Formia
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Una traversata da incubo durato 5 ore dove tutti i 120 passeggeri, per fortuna, sono arrivati in buone condizioni: stiamo parlando del traghetto LazioMar che ha collegato Ponza a Formia con raffiche di vento a 110 Km/h e un mare in tempesta con onde alte anche otto metri. Stanno facendo il giro del web i filmati amatoriali di quanti, sull'isola, si sono stupiti della partenza della nave pur con un meteo estremo nella giornata di venerdì 20 gennaio alle ore 14 con la traversata durata cinque ore invece delle tre previste, in condizioni normali, per questa tratta di mare.

Il racconto del sindaco

Tra i passeggeri che hanno visutto quest'esperienza estrema c'era anche il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino, che al Messaggero ha affermato di essersela vista brutta, "abbiamo davvero avuto una grande paura". La partenza era molto attesa da tutti coloro i quali dovevano far rientro sulla terraferma dopo due giorni di interruzioni con i collegamenti marini a causa delle proibitive condizioni marine che, certamente, non erano migliorate nelle ore della traversata.

La voce dei passeggeri

"Andiamo a fondo, speriamo di sopravvivere, non vogliamo morire", ha affermato uno dei passeggeri che non sono stati in grado di effettuare spostamenti a bordo per evitare di essere sbattutti contro le pareti e farsi male. I video pubblicati sui social fanno sentire tutto lo stupore anche di chi, sull'isola, assisteva a una situazione incredibile che ha richiamato alla memoria le grandi navi in tempesta sull'Atlantico o nel Mar del Nord ma ci si trovava sul Tirreno appena fuori dal porticciolo di Ponza. "Questi sono tutti pazzi", si sente dire da una voce femminile in uno dei tanti filmati. "Si spezza come il Titanic", afferma un'altra donna mentre riprendeva il traghetto che era in totale balìa delle onde. "Ma dove va, questa deve tornare indietro", ha invece constatato un signore.

La spiegazione del Capitano

Perché, quindi, il Capitano del traghetto, Calderisi, ha deciso ugualmente di salpare nonostate quel tipo di maltempo? Alla domanda ha risposto al quotidiano romano che le previsioni meteo "sarebbero migliorate intorno alle 16. Dovevamo solo aspettare, per portare la nave fuori dal porto con un vento di minore intensità", ha dichiarato. Ad un certo punto, però, vento forte e moto ondoso hanno rotto alcune cime che hanno impedito di mantenere ben saldo il traghetto nel porticciolo che "sarebbe stato ancora più rischioso che allontanarci dalla banchina. Siamo partiti, avevamo la scogliera a dritta e la secca a sinistra. Poi a mare aperto le cose sono andate meglio". Le immagini, però, non mentono: per molti minuti le persone sono rimaste con il fiato sospeso, sia chi assisteva a quello spettacolo dalla terraferma ma soprattutto i passeggeri. "Mi rendo conto che le immagini diffuse sui social in queste ore siano davvero impressionanti – ha aggiunto il comandante – ma i ponzesi possono raccontare tante altre traversate impegnative".

Il plauso all'equipaggio

Tutto è bene quel che finisce bene: nonostante le difficoltà, chi ha vissuto quest'esperienza in prima persona ha raccontato di come siano stati all'altezza tutti i membri dell'equipaggio: il commento è arrivato da Michele Lauro, Responsabile della flotta e Direttore Generale di Laziomar, che scriverà una lettera di encomio "perché la situazione a bordo è stata gestita benissimo, con la massima professionalità". Nonostante le condizioni estreme e il traghetto che oscillava da un lato e dall'altro, "i passeggeri non hanno riportato neanche un graffio, nessun danno alle automobili e ai camion trasportati, nessun danno alla nave.

Mi sembra che tutto ciò sia un risultato importante e meritevole di encomio per il comandante e il personale di bordo", ha concluso.

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