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Raffica di scioperi a Natale: cosa sapere prima di mettersi in viaggio

Le proteste non toccheranno direttamente gli aeroscali italiani, ma avranno ripercussioni su chi viaggerà all'estero

ritardi aerei
ritardi aerei

Un'ondata di scioperi in programma nei principali Stati europei rischia di paralizzare il traffico aereo in uno dei periodi più intensi dell'anno, vale a dire quello delle festività natalizie. Sono migliaia i viaggiatori italiani che hanno programmato le proprie ferie all'estero e potrebbero quindi rimanere coinvolti nelle proteste già annunciate per la fine di dicembre dai sindacati. Non pochi i voli diretti verso alcune delle mete preferite dai viaggiatori di tutta Europa, come Londra e Parigi, ad essere già stati cancellati.

Cosa si rischia

Le rimostranze sindacali esplose in alcuni stati Europei sono la conseguenza del non adeguamento al costo della vita dei salari percepiti dai dipendenti delle compagnie aeree in agitazione. Tra le mete turistiche in cui si rischia maggiormente vi sono la Gran Bretagna, la Francia, il Belgio e la Spagna.

In prima fila nelle proteste che coinvolgeranno il Regno Unito c'è il sindacato Public and commercial services. Stando a quanto anticipato dirtettamente da Mark Serwotka, segretario generale, aderiranno oltre 3mila dipendenti. Le proteste andranno avanti continuativamente dal 23 fino al 31 di dicembre, con un'unica sospensione prevista per martedì 27. La grande adesione del personale di volo e di terra delle compagnie aeree in stato di agitazione lascia presagire, visto l'arco cronologico in cui lo sciopero sarà effettivo, una vera e propria paralisi nei principali giorni festivi. La protesta riguarderà in particolar modo i dipendenti del ministro dell'Interno in genere impiegati per il controllo dei passaporti, come già confermato dallo stesso governo britannico. Gli aeroporti interessati saranno quelli di Heathrow, Gatwick, Birmingham, Manchester, Newhaven, Cardiff e Glasgow.

Numerosi i sindacati del settore trasporti in Francia pronti ad incrociare le braccia, anche se in questo caso manca ancora una comunicazione ufficiale che chiarisca i giorni. Al momento, basandosi sugli avvisi pubblicati dalle sigle sindacali in agitazione, pare che le rimostranze andranno avanti continuativamente dal 23 dicembre 2022 al 2 gennaio 2023.

In Belgio la situazione dovrebbe essere meno "calda". Dopo aver incrociato le braccia lo scorso venerdì 16 dicembre, i dipendenti delle sigle in agitazione restano in attesa di comprendere se ulteriori scioperi verranno stabiliti anche durante le festività. L'aeroporto di Zaventem, principale aeroscalo dell'intera Nazione, è rimasto bloccato a causa di uno sciopero per tutto l'arco della giornata di oggi, venerdì 23 dicembre.

In Spagna incroceranno le braccia i dipendenti di Aena, società che gestisce gli aeroporti del Paese: i sindacati hanno annunciato agitazioni per i giorni del 30 e del 31 dicembre 2022, e del 6 e 8 gennaio 2023.

Resta, tuttavia, un ulteriore rischio legato all'annuncio di ulteriori scioperi durante le festività da parte della compagnia basca Air nostrum, a cui potrebbero aggiungersi in un secondo momento, sempre in Spagna, anche Vueling e Ryanair.

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