Prendere le distanze per non sfasciare tutto

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Prendere le distanze per non sfasciare tutto
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Cara Valeria, ti scrivo con un nodo allo stomaco. C’è una donna, Silvia. Non è libera, ed è questo il punto. È la compagna di un mio amico. Un amico vero, uno che rispetti, che non vuoi deludere mai. Eppure Silvia è entrata nei miei pensieri. Anzi, ci si è sistemata comoda. Ci vediamo spesso in gruppo: cene, aperitivi, uscite. E ogni volta con lei c’è quella complicità che ti fa tremare. Uno sguardo un po’ più lungo, una frase detta a metà, un sorriso che sembra solo gentile ma che mi lascia addosso il dubbio – o la speranza? – che anche lei provi qualcosa per me. Non è mai successo nulla. Mai un gesto fuori posto. Ma il punto è che qualcosa tra noi si muove. E più lo nego, più lo sento. Non so che fare. Da un lato c’è l’amico, la lealtà, il rispetto. E io non voglio essere la causa di un dolore, né voglio perderlo. Dall’altro c’è lei. E questa possibilità che mi tormenta. Che devo fare, Valeria? Farmi avanti, rischiando di perdere tutto? Restare in questo legame platonico solo per non rinunciare a lei? Oppure allontanarmi del tutto, anche se mi fa male, per evitare di fare peggio? Io non voglio far soffrire nessuno. Ma più sto fermo, più ho l’impressione che qualcuno soffrirà comunque. Forse, tutti. Forse, soprattutto io.
Marcello


Caro Marcello, è improbabile che senta tutto questo «fermento» senza che dall’altra parte ci sia qualcosa di simile. Ma posso anche dirle che la fascinazione nei confronti della fidanzata dell’amico per quanto la riguarda, e l’attrazione nei confronti del miglior amico del fidanzato, per quanto riguarda Silvia, sono un grande classico. Di norma avviene perché la persona più vicina a chi amiamo risponde inevitabilmente anche ai nostri gusti e poi c’è l’aspetto della condivisione della stessa persona (sia il miglior amico o il compagno di vita). Ma ovviamente non ci sarebbe alcuna possibilità che il suo amico la (vi) perdoni se lei e Silvia decideste di smetterla di trattenervi. In una situazione come questa, è già improbabile assolvere chi si conosce appena figuriamoci se a rubarti la donna è il tuo migliore amico... Anche perché il tradimento sarebbe doppio. Vista la premessa della sua lettera mi trovo costretta a prescriverle una dieta di Silvia.

Ci sono le vacanze, ne approfitti per prendere le distanze, faccia un viaggio, cerchi di distrarsi. Lo so che quando si è così presi da qualcuno un consiglio come il mio può sembrare un’ingiunzione paradossale, o semplicemente un suggerimento cretino. Ma temo sia l’unica cosa da fare per non sfasciare tutto.

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