Carissima, dopo anni di lutto mai risolto, causato da vedovanza precoce di un matrimonio di vero amore, ho intavolato una relazione con una ragazza, madre di due ragazzi, che ha 35 anni meno di me. Lei, creola, giura di amare proprio me. Deve però essere mantenuta se vuole una vita decente perché il suo Paese non offre la possibilità di una vita dignitosa tramite il lavoro (la prego di credermi). Lei è sicuramente interessata, non sarebbe logico pensare altrimenti, non sono stupido. Però è dispensatrice di amore e allegria. Mi sto proponendo di chiederle, nel caso per il suo bene si innamorasse di un uomo giovane, di continuare a offrirle quanto riceve adesso senza variazione. Testimonio che non ha velleità mondano/modaiole e che sentendoci sempre con chiamate anche video, è sempre con genitori nonni e figli. Il tempo libero lo passa a curare la casetta che le ho fornito. La sua famiglia mi vuole bene. Aiuto anche altre persone, non è che spendo tutto per lei. Qualcuno mi dice che sono un lubrico sfruttatore e un imbecille che si fa ingannare. Io sono consapevole di tutto e le sarei grato per un parere.
Guidobaldo
Caro lettore (do per scontato che Guidobaldo sia un nome di fantasia) mi ha «fregata» con l’inizio della sua lettera perché fino a metà non sono riuscita a smaltire la tristezza per la sua prematura vedovanza. Nella rilettura però, ho diviso i concetti che è, a mio avviso, ciò che dovrebbe fare anche lei: da una lato la terribile perdita mai elaborata, dall’altra la ragazza madre creola con 35 anni meno di lei. Il fatto che, in un certo senso, «usi» il racconto della prima per arrivare alla seconda spiega già che crede di doversi in qualche modo giustificare. Ed è lì che mi ha fregata perché a chiunque mi avesse raccontato la sua storia, senza la stessa premessa, avrei risposto con altro tono. Ma la sostanza è: questo rapporto pieno di doppi e tripli fondi non è una buona idea. Comprendo che davanti a una «dispensatrice di amore e allegria» uno abbia l’istinto di prendere congedo dalla ragione, specie lei già così tormentato da un’angosciosa assenza. Ma questa storia (la giovane creola, i figli, i parenti, i soldi, la casa, le videochiamate...) è un triste pasticcio.