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"Le risse dei capponi...". Mauro Corona distrugge Letta&Co

Dura critica dello scrittore all'atteggiamento dell'opposizione, a suo giudizio troppo lontana dai problemi della gente comune. "È inutile cambiare il segretario del partito..."

"Le risse dei capponi...". Mauro Corona distrugge Letta&Co

I capponi di Renzo di manzoniana memoria come metafora delle zuffe che dilagano a sinistra. Mauro Corona ha sfoderato persino un'allusione letteraria per disintegrare l'azione politica dei progressisti. Invitato a esprimersi sulle vicissitudini dell'opposizione in Italia, lo scrittore non è stato affatto tenero con Letta&Co., rimproverando i dem e i loro alleati di essere troppo distratti dalle loro beghe politiche e poco attenti ai problemi della gente comune.

"L'opposizione? C'è tra di loro"

"Ma c'è ancora un'opposizione? L'opposizione c'è, ma è tra di loro", ha sentenziato Corona a Cartabianca, tradendo un certo fastidio per l'atteggiamento della sinistra. Da qui, l'efficace paragone letterario per descrivere la situazione: "Le risse dei capponi di Renzo e Lucia...". In vena di reminescenze colte, poi, lo scrittore ha anche scomodato Dante Alighieri (lì per lì erroneamente confuso con il Vasari) e ha riproposto in chiave attuale una parafrasi del Canto XI del Purgatorio. "Credette Cimabue nella pittura tener lo campo, e ora a Giotto il grido... Credeva Enrico Letta nella politica di tenere il campo, ma adesso il grido è di Giorgia", ha detto l'alpinista friulano, stigmatizzando le illusioni politiche dem.

Il graffio di Corona al Pd

Nel suo commento, come sempre a ruota libera e senza filtri, Corona ha anche fatto riferimento agli affanni dei progressisti per la designazione del prossimo capo del Pd. Tutti sforzi inutili, secondo il rupestre commentatore, almeno fino a quando la sinistra non tornerà a dialogare con la gente comune. "È inutile cambiare il segretario del partito, fare progetti con frasi roboanti che non hanno senso... Bisogna tornare casa per casa, porta a porta a dire alla gente 'da domani cerchiamo di aiutare gli operai, i poveri, i senzatetto'", ha stigmatizzato Corona.

Lo scrittore poi si è anche appellato al premier e al governo in riferimento al tema della sanità. "Chiedo di nuovo alla Meloni e al ministro della sanità di salvare l'ospedale dei bambini a Misurina". Il riferimento era alla struttura ospedaliera privata bellunese che, a causa di una situazione economica sempre più difficile, rischia la chiusura.

La vicenda, a livello locale, aveva già suscitato valutazioni da parte della politica.

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