- Ricevo questa mail: “La cerimonia per la premiazione dei 50 anni alla carriera dei giornalisti professionisti e pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia è stata fissata per venerdì 29 settembre p.v (…). Sarà un’occasione per festeggiare (e ringraziare) i nostri iscritti di lungo corso che a questa tornata saranno oltre 60”. Faccio un breve calcolo, al netto del cambio di valuta: 100 euro l’anno di iscrizione per 50 anni fanno 5mila euro versati tipo obolo ad un Ordine di dubbia utilità. Ci sta che li vogliano ringraziare.
- I sondaggi danno il Pd al 20%, a dire il vero alcuni anche sotto il 20%. E Repubblica scrive: “Piccolo segnale d’allarme”. Ma quale “piccolo”? Elly è salita al potere dem perché Letta era andato di poco sopra il 19%. Se tutto questa ambaradan, le divisioni sull’utero in affitto, l’estate militante e l’armocromia devono servire a riconquistare solo lo 0,6% di voti beh: possiamo dire che l’operazione Schlein rischia di essere un’enorme buco nell’acqua.
- A questo ieri non avevo pensato: provate a immaginare cosa sarebbe successo se avessero criticato la first lady (esempio: Michelle Obama) perché le sue uscite in favore dei migranti mettevano in difficoltà le politiche migratorie del marito presidente. Avrebbero parlato di sessismo, avrebbero lodato la libertà di analisi delle donne eccetera eccetera eccetera. Invece Giambruno, che è maschio e di destra, deve stare zitto e muto accucciato dietro alla moglie premier. Vi pare equilibrato?
- Da leggere oggi Agostino Miozzo, che chi scrive ha criticato per la gestione del virus, sull’inchiesta della procura di Bergamo. In sintesi dice: 1) i pm bergamaschi hanno indagato 3 anni per l'anima del cavolo; 2) su Andrea Crisanti: “È raro vedere uno scienziato esprimersi con argomenti così superficiali, scorretti, oserei dire cinici. Uno che nella vita professionale si è sempre occupato di zanzare e che diventa improvvisamente epidemiologo, virologo, infettivologo, emergenziologo e in questa veste di tuttologo si propone ai media” così bene da ottenere poi un seggio in Parlamento; 3) “Il sig. Crisanti, nella sua qualità di consulente tecnico di parte (…) ha avuto accesso a fascicoli riservati, ha letto testimonianze e ha partecipato a interrogatori, per poi scrivere 83 pagine di ricette degne del 'Mago Merlino', o meglio un “teorema costruito solo col senno di poi dalla sua fantastica sfera di cristallo”. Quando si scannano così è da goduria totale.
- Beh ma questa me l’ero persa: nel novero delle vittime scritte inserite nelle accuse dell’inchiesta Covid c’è anche il nome di una certa Maria Chiara che, piccolo problema, in realtà è viva e vegeta. Viva! Non solo. Tale Angelina, pure lei finita nelle carte dell’accusa, è morta in realtà prima del periodo “incriminato” sulla zona rossa. Altre è altamente probabile che si siano contagiate prima del 26 febbraio, data finita sotto accusa. E altre ancora sono morte per cause non note e nemmeno riconducibili al Covid. Cioè dopo 3 anni di indagini hanno commesso “evidenti" errori materiali. Ecco lo stato della giustizia italiana.
- Devo fare mea culpa: una fonte un giorno mi disse che sì, Crisanti era riuscito a determinare il nesso causale tra mancata zona rossa e decessi nella Bergamasca. La riportai come notizia. Lo considero come un monito per le prossime volte: prima vedere cammello, poi scrivere. Perché Crisanti l’avrà pure trovato il nesso causale, ma non stava in piedi.
- Lo dico e lo ripeto: che Conte, Speranza e il Cts abbiano commesso errori di valutazione nella prima ondata Covid è evidente. Le cose sono chiare pure ai bambini. Ed è probabile che chiudere in Zona Rossa la Val Seriana sarebbe stata cosa positiva, come sarebbe stato corretto avere un piano pandemico aggiornato e magari utilizzarlo perché “piuttosto che niente è meglio piuttosto”. Il punto è che si tratta di valutazioni politiche, critiche giornalistiche, non di reati penali. Accusare questi signori di omicidio colposo ed epidemia è stato il classico errore di un Paese abituato a risolvere tutto a suon di condanne in Tribunale.
- Se fossi in chi ha istituito la Commissione di Inchiesta Covid farei una cosa sacrosanta: indagherei per cercare gli errori più che i colpevoli, lavorerei cioè per evitare che strafalcioni simili vengano commessi in futuro. Tanto, e lo ripeto, i responsabili politici e tecnici di quella stagione (da Speranza a Miozzo) la loro “bocciatura” l’hanno già ricevuta col risultato elettorale. E va bene così.
- I tifosi del Manchester United elogiano Onana per la sua prima partita: 95% di precisione ai passaggi, ben 17 passaggi in avanti, 5 passaggi lunghi e 3 salvataggi. Tutti pazzi per il gioco coi piedi del portiere ex Inter. Risultato: lo United e Onana hanno preso due pere e hanno perso la partita. Domanda: ma una volta i portieri non erano forti se impedivano agli avversari di fare gol?
- Siamo un Paese ricco di beni culturali e meraviglie naturali. Siamo un Paese in larga parte sorretto sul turismo. E ogni estate ci lamentiamo dei troppi turisti nelle città. Che problema avete: vi fanno schifo i soldi?
- Sulla morte di Andrea Purgatori ci mancava solo il complottista. Marco Tullio Giordana, che col giornalista avrebbe dovuto firmare un’inchiesta sulla mafia, dice: “(...) Cominciarono subito alcune stranezze. Intanto la sensazione di essere intercettati, addirittura seguiti”. Prove? Nessuna. Ma tanto chi si metterà mai a smentirle?
- Ho un topo nell’orto. Anche io quando vado a raccogliere i pomodori mi sento intercettato, addirittura seguito. Devo informà i servizi segreti?
- Igor il Russo, che poi russo non è, è stato condannato in Spagna per l’aggressione alle guardie carcerarie. In un biglietto aveva scritto: “Vi cerco a uno a uno”. Un giorno vorrei fare un film su questa storia completamente assurda.
- Per fortuna hanno inflitto anche 20 milioni di euro di multa alla Juventus. Perché altrimenti escluderla dalla Conference League più che una punizione sarebbe stato solo un enorme favore.
- Mi rivolgo all’Ordine dei giornalisti, che - come chi legge questa rubrica sa - considero un ente del tutto inutile. Anzi. Di più. Da quelle parti ci si riempie spesso la bocca contro di lotta alle fake news e lotta al “clicbaiting”. Poi però se ne stanno zitti quando Repubblica casca su una bufala mastodontica e persevera per tutta la giornata. Parlo della notizia dal titolo “La vacanza record (quasi 5 settimane) di La Russa&co è un caso”. Primo: a decidere la pausa estiva è la capigruppo, incluso quindi il capogruppo di Elly Schlein. Secondo: il “record” delle vacanze estive l’ha raggiunto Pietro Grasso che nel 2017 concesse qualcosa come 39 giorni di ferie. Insomma: sono le 22.10 e in home page di Repubblica campeggia ancora la bufala mastodontica. Qualcuno vuole per caso intervenire? Dubunker, News Guard e Odg, dove siete?
- Il Milan pare voglia fare lo stadio a San Donato. L’Inter studia per realizzarlo a Rozzano.
E San Siro? Il Comune meneghino, che non è riuscito a trovare la quadra e ora deve sottostare al vincolo della Sovrintendenza, rischia così di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano e milioni di euro sul groppone per mantenerlo. Geni del male.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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