
Questa mattina, in coincidenza con l’attività sismica che ha interessato l’area dei Campi Flegrei, con scosse che hanno raggiunto una magnitudo di 3.2, è stato rilevato un parziale crollo all'interno dell’area archeologica di Pompei. Il cedimento ha riguardato un tratto di muro e una porzione della volta nell’insula Meridionalis, in un edificio già compromesso dal terremoto del 1980. La struttura, attualmente oggetto di interventi di restauro e precedentemente puntellata, ha subito nuovi danni a seguito degli eventi sismici odierni. "Il Parco conferma che non si registrano danni a persone. All’interno della struttura non sono presenti affreschi né reperti mobili. Sono in corso le operazioni per la messa in sicurezza dell’area".
Controlli sull'area
Parallelamente, il Parco Archeologico ha attivato una verifica estesa su tutto il sito di Pompei, con il supporto di un gruppo di esperti esterni incaricati del monitoraggio costante e programmato dei circa 13.000 ambienti dell'antica città. Tale attività si basa su una piattaforma digitale sviluppata appositamente per gestire e analizzare in modo sistematico lo stato di conservazione delle strutture.
Le informazioni raccolte attraverso il sistema di monitoraggio sono fondamentali per pianificare gli interventi di manutenzione, indispensabili per garantire la conservazione del patrimonio archeologico. In relazione all’evento sismico e all’analisi di possibili rischi futuri, il Parco Archeologico di Pompei è al lavoro in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
“Pompei è un sito estremamente delicato – ha dichiarato il direttore Gabriel Zuchtriegel – e stiamo effettuando verifiche approfondite su tutta l’area per individuare eventuali danni causati dallo sciame sismico di questa mattina. L’obiettivo è ottenere nel più breve tempo possibile un quadro chiaro della situazione”.