Lo slalom di Tomba che fermò il Festival di Sanremo

Lo slalom speciale dell'Olimpiade di Calgary ferma il Festival di Sanremo, perché Alberto Tomba può portare a casa un altro oro per l'Italia. Una pagina indimenticabile di sport e tv

Lo slalom di Tomba che fermò il Festival di Sanremo
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È il 27 febbraio del 1988, gli italiani sono incollati allo schermo della televisione perché impazza la finale del Festival di Sanremo. Le famiglie si schierano in modalità "curva da stadio" tra chi vorrebbe sul gradino più alto del podio Massimo Ranieri con la sua intensa "Perdere l'amore", e chi vuole l'immortale Toto Cutugno davanti a tutti con il brano "Emozioni". Ovviamente non mancano le frange di tifosi dei Ricchi e Poveri, di Franco Califano, di Raf e, a sorpresa, di Francesco Nuti. L'attore e regista toscano entra in un campo che non gli appartiene con la dolcissima canzone "Sarà per te", ma piace. Certo, a dividere il cuore degli italiani non esiste soltanto la più celebre kermesse della musica leggera, infatti in quei giorni si punta più di un occhio alle Olimpiadi Invernali di Calgary (Canada), in cui la "valanga azzurra" sta facendo faville. Inoltre, tutti quanti hanno scoperto un nuovo idolo da venerare, Alberto Tomba la "Bomba". Nel pomeriggio di quel 27 febbraio si è disputata la prima manche dello slalom gigante, in cui Alberto ha registrato il terzo tempo. La seconda prova, invece, è in concomitanza con le ultime battute della rassegna canora. Come si divideranno gli spettatori?

La scelta coraggiosa della Rai

Lo sci è divenuto sport nazionale e vive in quel momento storico una fase di popolarità enorme, paragonabile a quella del calcio, fenomeno di massa per eccellenza all'interno dello Stivale. La Rai possiede - ovviamente - i diritti sul Festival di Sanremo e trasmette in chiaro anche le gare delle Olimpiadi Invernali, dunque, che cosa fare? Per mettere tutti d'accordo, durante le fasi calde della finalissima canora, Rai 1 manda le immagini da Calgary in cui Alberto Tomba ha una grossa chance di mettere in bacheca un altro oro olimpico. I conduttori di quell'anno, Miguel Bosé e Gabriella Carlucci, fanno il loro annuncio e sospendono per qualche minuto la loro attività e insieme agli altri spettatori dell'Ariston, che esplodono in urlo di frenesia, si godono la discesa di Tomba la Bomba.

Oro per Tomba, vittoria per Ranieri a Sanremo

Il 21enne Alberto Tomba da Bologna, scansonato e smargiasso, è già un divo assoluto. Dietro alla spalle di una giovane carriera ha messo in fila una bella schiera di trofei e riconoscimenti, e a Calgary ha già collezionato un oro. L'Italia tifa per lui e desidera ardentemente che al suo collo venga poggiata un'altra medaglia dal metallo più prezioso. Lo slalom speciale è una disciplina in cui ci vogliono concentrazione, coraggio e un pizzico di follia, che non mancano a Tomba. Quando scende per la sua prova decisiva, l'italiano usa tutta la sua potenza, abbinata a una precisione chirurgica, e sotto al traguardo mette al sicuro almeno il bronzo. Dopo di lui scendono Jonas Nilsson (Svezia) e Frank-Christian Worndl (Germania), che non riescono a scendere sotto al tetto cronometrico fissato dalla "Bomba". È un trionfo, Tomba vince e a Sanremo (come nel resto del Paese) scatta la frenesia collettiva.

Alberto Tomba

Scelta azzeccata quella della Rai di concedere una decina di minuti per la visione di un evento sportivo così catartico. Un pezzo di storia dello sport e della televisione italiana, senza dubbio irripetibile.

Una pagina assolutamente memorabile. Per la cronaca a vincere la 38esima edizione di Sanremo sarebbe stato Massimo Ranieri, con un brano che è ormai una pietra miliare del repertorio romantico italiano.

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