"Lo Spirito Santo? Quello ci serve...". Il siparietto tra Meloni e il parroco

A margine del cerimonia in ricordo di Falcone e Borsellino, il cordiale fuori programma tra il premier e un sacerdote nel quartiere romano della Montagnola. Poi gli applausi di alcuni cittadini

"Lo Spirito Santo? Quello ci serve...". Il siparietto tra Meloni e il parroco
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Dopo la cerimonia ufficiale in ricordo di Falcone e Borsellino, un breve e informale momento di saluti. Sorrisi e strette di mano, ma sempre con un occhio all'orologio e all'agenda fitta di impegni. "Scusate, devo scappare per un consiglio dei ministri". Stamani Giorgia Meloni ha scambiato qualche parola con i residenti del quartiere romano della Montagnola che si erano avvicinati a lei dopo la deposizione di una corona d'alloro nel parco intitolato ai giudici uccisi dalla mafia (ricorre oggi il 31° anniversario della strage di Capaci). Tra i fugaci incontri avuti, anche quello con il parroco della zona, don Vito, che le ha riservato un saluto del tutto particolare.

Come si vede dalle immagini diffuse da palazzo Chigi, il sacerdote si è avvicinato al premier per stringerle la mano. E le ha detto: "Confidiamo nello Spirito Santo...". Un saluto cordiale che Meloni ha accolto con un sorriso con la battuta pronta. "Ecco, quello ci serve!", ha esclamato la leader di Fratelli d'Italia, che non ha mai nascosto la propria fede cristiana e anzi ne ha fatto un motivo di vanto. Mentre si allontanava dal parco dove si era appena svolta la cerimonia ufficiale, Meloni si è anche imbattuta in un piccolo gruppo di residenti che l'ha applaudita.

"Complimenti, è molto brava io la seguo sempre", ha affermato una signora. E Giorgia, stringendole la mano: "Daje, siete molto gentili. Scusate ma devo scappare che ho il Consiglio dei ministri...". Prima di salire in auto e di ripartire alla volta di palazzo Chigi, il tempo di un ultimo fuori programma. Un uomo anziano in carrozzina si è rivolto a Meloni ricordando la sua militanza giovanile. "Sicuramente non ti ricordi di me, ma ti ho conosciuta tanti anni fa a via Guendalina Borghese...", ha affermato l'uomo, ricordando l'indirizzo che ospitavala sede dell'allora Msi, nel quartiere Garbatella, frequentato anche da una giovanissima Meloni. "Ma certo che mi ricordo!", ha risposto lei.

Negli stessi minuti, sui profili social del premier veniva pubblicato uno scatto che ricordava la partecipata cerimonia odierna in ricordo di Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta uccisi per mano mafiosa il 23 maggio 1992. "Fiera di una nazione che negli ultimi sette mesi, grazie soprattutto al preziosissimo lavoro di indagine delle nostre forze di Polizia, ha arrestato pericolosi superlatitanti.

Che il coraggio e l'esempio di chi ha sacrificato la propria vita per contrastare il crimine organizzato guidino sempre le nostre azioni, a difesa della legalità e della giustizia. Non dimentichiamo", ha scritto Meloni.

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