Successo a Ceglie Messapica per la prima serata de “La piazza”

Tanti gli interventi che hanno aperto la prima serata della kermesse "La piazza" organizzata da Affaritaliani a Ceglie Messapica: Licia Ronzulli, Carlo Fidanza, Antonio De Caro, Adolfo Urso e Marina Calderone

Successo a Ceglie Messapica per la prima serata de “La piazza”

Prima serata di successo per "La piazza", la kermesse organizzata da Affaritaliani nel centro pugliese di Ceglie Messapica. Numerosi gli spunti di riflessione che sono stati costruiti nel corso della serata, durante la quale si sono alternati personaggi di spicco del panorama politico e culturale, nazionale e locale, del Paese. Attualità e politica sono da sempre il fulcro attorno al quale si muovono le discussioni de "La piazza" e così è stato anche in questa prima giornata dell'edizione 2023, durante la quale si è anche parlato del caso del momento, il libro dello generale Vannacci, che sarebbe dovuto essere presente ma che all'ultimo ha dato forfait. Confermati, però, gli interventi di Licia Ronzulli, Carlo Fidanza, Antonio De Caro, Adolfo Urso e Marina Calderone.

Il futuro di Forza Italia

Licia Ronzulli dal palco di Ceglie Messapica ha confermato il ruolo di leadership di Antonio Tajani in questo periodo di transizione verso il congresso. La scomparsa di Silvio Berlusconi lo scorso giugno ha creato un grande vuoto nel partito, che però grazie al lavoro incessante dello suo fondatore, anche nei momenti maggiormente difficili, si è dimostrato solido e capace di reggere all'urto imponente di tale perdita. A guidare la nave senza più il suo presidente ora c'è Antonio Tajani, da molti anni comandante in seconda di Forza Italia, che ha la fiducia e la stima del partito e degli alleati.

"Il passaggio di testimone a Tajani era nelle cose, perché è un co-fondatore di Forza Italia, è nel partito dal 1994, è stato il vicepresidente di Forza Italia, era il coordinatore nazionale quindi non c'era un'altra persona che poteva in qualche modo attraversare questo deserto e traghettarci verso il congresso. Detto questo io di candidature alternative non ne vedo", ha detto Ronzulli dal palco di Ceglie Messapica, ribadendo che a differenza di quanto accade in altri partiti, in Forza Italia non esistono correnti. "È sempre stato un grande partito che ha raccolto anime molto diverse tra loro, banalmente cattolici e laici, e la bravura estrema del presidente è stata sempre quella di fare la sintesi di queste anime", ha aggiunto, per poi concludere: "La linea politica la detta in questo momento Antonio Tajani e credo le indicherà anche dopo il congresso".

La presenza mancata del generale Vannacci

Roberto Vannacci, il generale autore del libro "Il mondo al contrario", che avrebbe dovuto partecipare alla kermesse proprio per presentare il suo volume, all'ultimo momento ha deciso di non esserci. A spiegare il motivo è stato il direttore di Affaritaliani, Angelo Maria Perrino, dal palco di Ceglie Messapica: "È preoccupato - l'ho sentito stamattina (ieri, ndr) - perché pur non essendo la nostra una manifestazione strettamente politica ma con una presenza di politici, questo possa essere per lui la buccia di banana che il sistema sta cercando per fregarlo". D'altronde, il generale è un uomo abituato a lavorare come soldato, non abituato alla grande esposizione mediatica, quindi è compensibile il suo timore di incappare in qualche inciampo pubblico: "Preferisce evitare di cascare nel tranello. Ma l'ho sentito e l'ho trovato molto scosso".

Il Pnrr e le proteste dei Comuni

Sul palco de "La Piazza" è salito anche Antonio De Caro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci. Oramai in scadenza di mandato nella città pugliese e impossibilitato a candidarsi per un altro mandato, De Caro ha mandato un messaggio al presidente del Consiglio e al ministro Fitto in merito al Pnrr: "Io sento Fitto una o due volte la settimana, ormai sento più lui che mia moglie. Vorrei che ci spiegassero le motivazioni dello spostamento dei soldi (del Pnrr, ndr) destinati ai Comuni per 13 miliardi e non le spese di alcuni ministeri". Il riferimento del sindaco è alla decisione di far transitare i 13 miliardi destinati ai comuni sul programma RePower EU ma con la garanzia che comunque ai Comuni i fondi arriveranno in altro modo.

Il nodo del Rdc

Marina Calderone, ministro del Lavoro, è intervenuta principalmente sul tema del Reddito di cittadinanza in fase di revisione da parte del governo e ha sottolineato che i numeri riferiti a chi ha perso il sussidio "non sono da bomba sociale". Ovvio, ha aggiunto, che "quando un giovane non trova lavoro è un fallimento di sistema. Ma chi fa l'Istituto tecnico trova lavoro al 100%. Certo noi non offriamo un posto pubblico di Stato, ma ora con i mezzi a disposizione c'è la possibilità di trovare un percorso utile". Che il reddito grillino non abbia funzionato è evidente, prosegue, soprattutto nella parte di reinserimento nel mondo del lavoro: "Noi abbiamo diviso la 'platea': chi è in condizioni di disabilità non verrà lasciato solo; per chi invece è nelle condizioni di essere accompagnato nel percorso di reintegrazione nel mondo del lavoro mettiamo a disposizione degli strumenti adatti".

L'inflazione e il caro vita

Il ministro Urso, invece, ha fatto il punto sulla situazione economica senza usare inutili paraventi ma analizzando il tutto con chiarezza e lucidità: "Se lavoriamo insieme come sistema Paese, come sistema Italia potremo ridurre drasticamente l'inflazione, nell'ultima parte dell'anno e uscire da questo tunnel". Sul costo dei carburanti ha spiegato che "Il prezzo che c'è in Italia, depurato dalle accise, è il più basso d'Europa". Ma per il momento le accise non possono essere eliminate, perché "servono per rendere strutturali i tagli del cuneo fiscale". A chi chiede il ritorno al metodo Draghi, che tagliò le accise di 25 centesimi, Urso ricorda che "è costato un miliardo di euro ai contribuenti. Se lo dovessimo fare oggi, questo costerebbe diversi miliardi agli italiani".

La visione europea e il nuovo corso green dell'Ue

Carlo Fidanza, deputato di FdI-Ecr al parlamento europeo ha affrontato soprattutto il nuovo corso green dell'Europa dopo l'addio di Frans Timmermans, che si è dimesso da vicepresidente della Commissione europea e da Commissario responsabile per il cosiddetto Green Deal per candidarsi come premier nei Paesi Bassi. "Decisamente un'ottima notizia per i cittadini europei.

Ora ci auguriamo che, almeno qui a Bruxelles, venendo meno colui che in questi anni ha impersonificato la versione più estremista e ideologica della transizione ecologica, possa finalmente prevalere un pò di buon senso", ha spiegato Fidanza in un video.

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