Cara Posta,
mi presento. Sono vedova da 13 anni, ne ho 67 ora. Quando è morto il mio povero marito, ho messo la sua foto in tutti gli angoli della casa nei quali amava stare, in modo da vederlo sempre. Ogni mattina lo saluto quando faccio colazione, e quando esco di casa, visto che anche lì c’è la sua foto. E mi sono detta che lui deve essere sempre con me e nei miei pensieri. Poi quattro anni fa ho incontrato un mio vecchio ex di gioventù che non vedevo da decenni. E tra di noi è nata una affettuosa amicizia. Non certo quello che è stato a quei tempi, ma un legame basato sull’affetto, rispetto ed apprezzamento reciproci. Solo che ora invece di pensare sempre al mio povero marito spesso penso al mio nuovo amico, lo vedo volentieri e mi manca quando non c’è. E mi sento in colpa, perché non penso più a mio marito come prima. Sarei lieta di sentire la sua opinione. Grazie
Carla
Cara Carla, è molto carino il modo che ha trovato per poter continuare ad avere la sensazione che suo marito riempia ancora i soliti angoli della vostra casa. Ognuno si ingegna come può per attutire le mancanze e lei si è inventata qualcosa di davvero originale, quasi cinematografico direi. Credo però che, dopo tredici anni, lei sia pronta a rinunciare a un po’ dei suoi rituali-«feticcio» e a continuare a ricordare suo marito in maniera un po’ più diluita. Sono convinta che lui sarebbe il primo a non prendersela a male. Perché deve considerare Carla, che questo continuare a «contornarsi» del suo compagno di una vita è una cosa che è servita a lei, non è lui ad averglielo chiesto. Lui non ha più bisogno di niente, se non di vederla serena. È a lei che ha fatto bene tenere le sue fotografie in bella mostra, è a lei che ha dato sollievo continuare a salutarlo ogni mattina e a parlargli tutti i giorni. Un modo per arginare la solitudine e riempire i silenzi dopo che se n’è andato. La morta è afona. E ha fatto bene, ed è stata brava Carla a trovare un suo modo. Ma perché mai, adesso, dovrebbe negarsi una nuova voce e un’altra compagnia? Non c’è proprio nulla di disdicevole nel vivere.
E di certo non sottrae nulla a ciò che ha dedicato a suo marito finché c’è stato e persino dopo: il ricordo non si sciupa, stia tranquilla. Credo si meriti quest’amicizia Carla, e le direi di accoglierla con gioia e gratitudine senza sensi di colpa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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