
"Al sostituto procuratore Maria Letizia Fucci dirò tutto e in fretta, voglio essere interrogato anche su fatti esterni alle indagini per reati che coinvolgono pubblici ufficiali e privati. Nel mio cellulare ci sono le chat che ho cancellato, andatevele a leggere". Si può sintetizzare così la nuova strategia di Massimiliano Santini, l'ex coordinatore Eventi per il Comune di Pesaro e principale indagato nell'inchiesta per corruzione che coinvolge anche l'ex sindaco Matteo Ricci. Dopo essere rimasto in silenzio davanti ai pm nell'interrogatorio di garanzia, Giacomo Amadori della Verità ne ha raccolto lo sfogo, in un articolo con allusioni e circostanze che secondo Ricci sarebbero solo "fango e falsità".
Santini ha scaricato l'avvocato Paola Righetti, colpevole forse di aver suggerito una strategia più discreta, scelta condivisa dagli avvocati dello stesso studio che assistono l'altro coindagato Stefano Esposto, considerato il dominus dell'associazione Opera Maestra che secondo i pm avrebbe drenato gli affidi diretti di Ricci. Nonostante le ricostruzioni della stampa locale, a quanto risulta al Giornale, l'addio della Righetti è arrivato fuori tempo massimo, alle 16 di lunedì scorso. Il cambio di difensore è delle 12 e sarebbe stato maturato già a fine luglio dall'ex collaboratore del candidato Pd alla Regione Marche, che non ci sta a passare da capro espiatorio: la scelta è caduta sull'ex superpoliziotto Gioacchino Genchi, esperto di intercettazioni, amico e storico collaboratore di Giovanni Falcone, che appena nominato, ha già lanciato alla Procura di Pesaro un boccone succoso: un'istanza di interrogatorio volontario e una "sollecitazione di indagini" condita dalla promessa di fornire le password dell'account iCloud per aprire l'iPhone 14 ProMax già in mano alla Procura e "agevolare il recupero dei backup iCloud relativi all'account WhatsApp precedentemente cancellato" da parte del consulente tecnico già nominato dal pm. Vedremo quando la Procura darà seguito all'istanza di interrogatorio volontario depositata lunedì e quando decripterà le chat cancellate.
Cosa c'è in quei messaggini? Con chi parla Santini? Si tratterebbe di conversazioni legate a un numero dismesso, diverso da quello presente nel provvedimento di sequestro del cellulare (cambia il numero finale) ma che sarebbe stato "attivato sullo stesso dispositivo". Quali sarebbero "gli ulteriori fatti e circostanze (...) di cui è a conoscenza" che l'ex collaboratore di Ricci "ritiene utili all'accertamento della verità"? Chi e cosa avrebbero commesso "terzi soggetti (pubblici ufficiali e privati)" in concorso con lui?
Una bella grana per Ricci, che ai pm per cinque ore aveva già chiarito i dubbi della Procura lo scorso 30 luglio. Se la vicenda si allargasse, con altri indagati e altre ipotesi, la strada per le Regionali sarebbe in salita. Sia perché sarebbe più difficile difendersi, sia perché gli alleati grillini - già turbati dalla capriola di Giuseppe Conte che non ha convinto neppure Marco Travaglio - difficilmente potrebbero digerire un alleato così scomodo. A nulla valgono le mascariate a mezzo stampa arrivate a Genchi, definito sostanzialmente amico di Marcello Dell'Utri e accostato al giornalista della Verità. Peccato che le sue perizie siano state cruciali per condannare entrambi in passato.
Il Pd continua a difenderlo, come è giusto che sia, e a quanto risulta al Giornale anche dentro la Procura le sensibilità sul sindaco di Pesaro sono diverse. L'ingrato compito di mediare tocca al Procuratore capo Marco Mescolini, arrivato a Pesaro a dicembre scorso dopo essere stato "riabilitato" dal Csm che all'unanimità l'aveva cacciato da Reggio Emilia per "incompatibilità ambientale".
Colpa dell'esposto di alcuni magistrati reggiani e della relazione (messa in un cassetto dall'ex Procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho) che l'ex pm Roberto Pennisi aveva vergato: Mescolini avrebbe "protetto" il Pd e l'allora ex sindaco Graziano Delrio dalle accuse di 'ndrangheta scoppiate con il processo
AEmilia.A distanza di qualche anno il Csm si è di fatto rimangiato quelle accuse, a Reggio Emilia al suo posto nel frattempo è arrivato Gaetano Paci, a Mescolini è toccata Pesaro e la sempre più imbarazzante grana Ricci.