Tragedia a Santa Maria di Sala: morto il bimbo di 6 anni investito sulle strisce pedonali

Un tragico incidente ha spezzato la vita di un bambino ucraino di 6 anni, investito da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali insieme alla madre a Santa Maria di Sala (Venezia)

Tragedia a Santa Maria di Sala: morto il bimbo di 6 anni investito sulle strisce pedonali
00:00 00:00

È morto all’ospedale di Padova il bambino ucraino di sei anni travolto da un’auto mercoledì scorso mentre attraversava le strisce pedonali con la madre, a Santa Maria di Sala, lungo via Noalese. Il piccolo, fuggito dalla guerra in Ucraina e ospitato con la famiglia in un’ex canonica a Murelle, è stato investito da una vettura che effettuava un sorpasso, nonostante un'altra auto si fosse già fermata per dare loro la precedenza.

L’impatto è stato violentissimo: il bambino è stato scaraventato a decine di metri di distanza. Soccorso d’urgenza, era stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Padova, dove è rimasto in rianimazione per due giorni in condizioni disperate. Giovedì sera, dopo la dichiarazione di morte cerebrale, il piccolo è deceduto. I genitori, in un gesto di grande generosità, hanno dato il consenso alla donazione degli organi.

Indagini e polemiche sulla sicurezza della strada

La dinamica dell’incidente è ora al vaglio delle autorità. Il conducente dell’auto, un 25enne residente in provincia di Venezia, è stato identificato e sottoposto agli accertamenti di rito. Il veicolo è stato posto sotto sequestro.

Cresce però la rabbia tra i residenti, che da tempo denunciano la pericolosità di quel tratto di strada. L’incrocio tra via Noalese e altre arterie secondarie è considerato particolarmente insidioso: la visibilità per chi attraversa è scarsa e non vi sono sufficienti misure di sicurezza. "Un incrocio maledetto – dicono alcuni abitanti della zona – in due mesi qui hanno perso la vita anche tre motociclisti".

Una storia spezzata dalla guerra

Il piccolo, di cui saranno donati gli organi, e la madre avevano trovato rifugio in Italia dopo essere fuggiti dal conflitto in Ucraina.

Insieme ad altre famiglie vivevano da mesi nella canonica di Murelle, trasformata in centro di accoglienza. Una vita fragile, già segnata dalla guerra, che si è spezzata tragicamente in un pomeriggio d’estate, sulle strisce pedonali dove avrebbe dovuto sentirsi al sicuro.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica