"È vero, non abbiamo pagato..". Ora la suocera di Soumahoro vuota il sacco

Davanti all'ispettorato del Lavoro di Latina la donna avrebbe ammesso le proprie mancanze, ma giustificandosi. "Eravamo in difficoltà". E ora il caso è tutt'altro che risolto

"È vero, non abbiamo pagato..". Ora la suocera di Soumahoro vuota il sacco

"Si è vero. Non gli abbiamo fatto il contratto e non abbiamo pagato gli stipendi". Alla fine Marie Therese Mukamitsindo ha riconosciuto le proprie responsabilità. Davanti alla commissione dell’ispettorato del lavoro di Latina, stamani la suocera del deputato ivoriano Aboubakar Soumahoro ha ammesso le accuse che le aveva rivolto Youssef Kadmiri. L'ingegnere marocchino 42enne, confidandosi con alcuni organi di stampa, aveva affermato di essere stato pagato "solo due volte". Ora la donna indagata per presunte irregolarità nella gestione di due cooperative pro-migranti dovrà rendergli il denaro dovuto.

Soumahoro, la suocera confessa

Secondo quanto riporta il Corriere, Marie Therese Mukamitsindo ha riconosciuto di non aver pagato degli stipendi, adducendo però una giustificazione. "Eravamo in difficoltà...", avrebbe detto. La donna, presentandosi stamani all'ispettorato del Lavoro, si era rifiutata di rispondere alle domande dei cronisti che le chiedevano spiegazioni sul caso che sta tenendo banco da giorni, non senza ripercussioni politiche. Ora, a quanto si apprende, la suocera del parlamentare dell'Alleanza Sinistra-Verdi sarebbe giunta a un accordo. Dovrà sanare economicamente le posizioni di Youssef Kadmiri e quelle di altri due operatori che avevano lavorato per le cooperative Karibu e Consorzio Aid. Anche questi ultimi avevano accusato la Mukamitsindo di non averli pagati regolarmente.

Le tre vertenze e i soldi da restituire

Nello specifico, Stefania Di Ruocco era in forze alla coop Karibu dal 2016. Per lei - riferisce il Corriere - è stata definita la somma di oltre 21mila euro comprensive di Tfr, da pagare a rate. Da quasi due anni non aveva ricevuto nulla: da gennaio a dicembre 2021 e poi da gennaio 2022 sino ad ottobre di quest'anno. Con lei, a chiedere di rispettare il diritto alla paga, anche Mohamed El Motaraji. Ma ora la vicenda è tutt'altro che risolta. Sempre a quanto si apprende, infatti, le tre vertenze affrontate stamani sarebbero solo una piccola parte di quelle presentate nei confronti delle coop della famiglia Soumahoro.

"Deve 400mila euro ai lavoratori"

Secondo la stima di Gianfranco Cartisano di Uiltucs, ammonterebbe almeno a 400 mila euro la somma dovuta alla retribuzione regolare dei lavoratori, in gran parte migranti stranieri.

In un video pubblicato nei giorni scorsi, il deputato Soumahoro aveva affermato in lacrime che sarebbe stato dalla parte degli accusatori, se fossero state accertate le irregolarità da loro denunciate.

Al momento, lo ricordiamo, Marie Therese Mukamitsindo è indagata per diverse ipotesi di reato. Nei suoi confronti sono state mosse accuse di malversazione, truffa aggravata e false fatturazioni.

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