Audi Q5, finalmente Suv più «umani» La classe è premium

da Valencia

Tra le vittime illustri della pesante crisi che il mercato automobilistico sta attraversando ci sono, in prima fila, gli sport utility di taglia extralarge. Non potevano certo immaginare questo scenario, paradossalmente favorevole, gli uomini della Audi quando hanno messo in cantiere la nuova Q5, Suv lungo «appena» 4,63 metri, medio superiore, presentato in anteprima in questi giorni a Valencia e pronto per le prime consegne nel mese di novembre anche in Italia.
La classe è ovviamente premium, la stessa della grande sorella Q7, rispetto alla quale la Q5 sfoggia dimensioni più umane, definite da linee morbide curate da Wolfgang Egger, giunto a capo dello stile Audi lo scorso anno dopo aver lasciato l’Alfa Romeo, come il maestro Walter de’ Silva oggi al vertice del design di Volkswagen Group. La sportività delle forme è confermata dal Cx di 0,33, il migliore della categoria, ottenuto contenendo l’altezza in 1,65 metri e nonostante gli enormi specchietti retrovisori esterni che integrano il sistema che segnala la presenza di un veicolo negli angoli ciechi della visuale. «Benchmark» e «trendsetter», punto di riferimento per le concorrenti (Bmw X3, Mercedes Glk e Volvo Xc 60) e destinata a fare tendenza: così vede la Q5, Rupert Stadler, ceo di Audi, che coglie nell’auto la capacità di trasmettere serenità, quiete, qualità, ciò di cui amiamo essere circondati come in casa nostra. Non parole ma fatti, perché basta salire a bordo della Q5 e quelle sensazioni si percepiscono immediatamente impugnando il volante, osservando la razionale e ricca strumentazione, ben visibile grazie al cruscotto orientato verso il guidatore, oppure sfiorando i materiali utilizzati per selleria e finiture.
Facile è l’accesso in un abitacolo che si rivela molto ampio, grazie al lungo passo (2,81 metri), con tanto spazio in altezza e per i bagagli, con un vano di carico da 540 litri che possono salire a 1.560. Sono silenziosi i tre propulsori scelti per la Q5, ma non certo tranquilli, in linea con la vocazione sportiva della vettura. Due sono turbodiesel common-rail, 2.0 Tdi e 3.0 Tdi, 170 e 240 cv, che in Italia dovrebbero coprire il 97% della domanda, un dato che potrebbe mutare se verrà correttamente apprezzato il benzina 2.0 Tfsi, un quattro cilindri di tecnologia molto raffinata che eroga una potenza massima di 211 cv, il propulsore che meglio interpreta il carattere della nuova Audi soprattutto se abbinato alla innovativa trasmissione automatica S-Tronic a 7 rapporti offerta anche per il 3.0Tdi e, in un momento successivo al lancio, per il 2.0 Tdi.
Su tutte le versioni, indistintamente, la guida è sempre un piacere raffinato perché la trazione «quattro» prevede una distribuzione base della coppia 40:60 tra l’asse anteriore e quello posteriore che, in caso di necessità, può ricevere fino all’85% della coppia e mai meno del 35 per cento.
Le doti off-road della Q5 sono ulteriormente sottolineate dalla protezione del sottoscocca, da un’altezza libera dal suolo di 20 centimetri e dalla capacità di affrontare una pendenza del 31%.

Partiranno da 41mila euro i prezzi della Q5, per la quale sono previste due livree (S line e Offroad style) da combinare con tre livelli di allestimento ai quali aggiungere interessanti optional come l’Audi Drive select per la gestione di motore, servosterzo e ammortizzatori, la centralina Mmmi per la gestione dell’elettronica di bordo o l’impianto Radio Symphony di Bang&Olufsen.

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