Roma

Augusto Imperatore, piazza-latrina

Il mausoleo è ridotto a una discarica. E sotto i portici bivaccano giorno e notte clandestini, barboni e balordi

Rita Smordoni

Il Mausoleo di Augusto ridotto a una latrina per cani, barboni a decine sotto i portici. Taglio selvaggio dei parcheggi. Impossibile ignorare i mali di Piazza Augusto Imperatore. Dopo la fastosa kermesse propagandistica di venerdì all’Ara Pacis, il degrado dei luoghi spicca ancora di più. Il sindaco Veltroni annuncia un concorso europeo per la risistemazione dell’area. Ma intanto proprio l’opera di Meier ha cancellato decine di posti auto dalla piazza. Aumentando la confusione, la ressa, il caos.
«Una gara internazionale per migliorare l’assetto di piazza Augusto Imperatore? - si chiede Fabio Desideri, capogruppo alla Regione Lazio della Lista Storace - Solo propaganda elettorale. Il centrosinistra la finisca di illudere i romani con il libro dei sogni. Ha già raschiato il fondo del barile della credibilità. Il bluff è palese».
Venerdì, in Campidoglio, il sindaco ha lanciato l’ennesimo messaggio pubblicitario al mondo: una gara internazionale per la sistemazione della piazza, con proclamazione del vincitore per aprile 2006. Poi, particolare appena appena sfiorato, bisognerà trovare i soldi e anche, ma guarda un po’..., avviare i lavori. Una nuova Disneyland, altri architetti di fama. I problemi di oggi che cosa sono di fronte a un sogno di tale levatura? Peccato che lo scatolone dell’Ara Pacis abbia alterato irreparabilmente gli scenari, che gli equilibri urbanistici del più antico centro storico del mondo siano compromessi.
«Dodici anni fa piazza Augusto Imperatore era un gioiello di architettura e funzionalità - ricorda Desideri -. Ora è il regno del disagio e del caos. I residenti non ne possono più. Per consentire l’ampliamento del cantiere dell’Ara Pacis, il Campidoglio, senza offrire altre alternative ai cittadini, ha tagliato decine di posti auto da una delle poche aree dove chi abita fra piazza di Spagna, piazza del Popolo e piazza in Lucina riusciva ancora a trovare un posteggio». Una caccia estenuante, alla ricerca dell’araba fenice. «I parcheggi erano già insufficienti cinque anni fa, prima dei lavori dell’Ara Pacis - lamentano i residenti -. Non possiamo tapparci in casa. Se il Comune continua a tagliare posti, dove lasceremo l’auto?». L’apertura continua di locali, non fa che aggravare le cose. Un bar-ristorante dovrebbe sorgere proprio davanti all’Ara Pacis, in primavera.
«Paradossalmente – prosegue Desideri – i residenti non vengono avvertiti dal Comune dei provvedimenti restrittivi che li riguardano, ma dai posteggiatori abusivi. Una volta tanto bisognerebbe ringraziarli. Sono in genere loro a spiegare a chi abita nella zona le novità sul cantiere, sui tagli dei posti, sulle iniziative che interessano l’area. Il Campidoglio non ascolta e non spiega».
A piazza Augusto Imperatore, come del resto a Trinità dei Monti, capita veramente di tutto. Da anni, ad esempio, vengono cancellati dalla sera alla mattina decine di posti auto per far sostare i Tir delle case di produzione cinematografica, quando in centro si girano film. Tutto intorno, avanza il degrado. Il Mausoleo di Augusto versa in stato di abbandono, «ridotto a un’immensa latrina per cani» accusa Giuliano Romano, del comitato di quartiere Il Tridente: «Decine di barboni e senzatetto dormono d’inverno sotto i portici. D’estate, invece, si accampano sulle aiuole del Mausoleo.

Un capitolo a parte, il proliferare dei ratti che è possibile incontrare a qualsiasi ora del giorno».

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