In aula Processo al via La memoria difensiva punta sul pc di Alberto

Il giallo di Garlasco finisce in tribunale e il primo atto comincia oggi. Questa mattina a Vigevano, davanti al gup Stefano Vitelli, si apre l’udienza preliminare per l’assassinio di Chiara Poggi, la giovane massacrata il 13 agosto 2007 nella sua villetta in Lomellina. Unico imputato, il fidanzato Alberto Stasi. Dopo più di un anno di indagini, l’accusa contestata dal pm Rosa Muscio è di omicidio aggravato dalle «sevizie» e dalla «crudeltà». Manca un movente chiaro, l’arma del delitto non è mai stata trovata, ma molti sono gli indizi raccolti dagli inquirenti che portano a Stasi. Lui però si dichiara da sempre innocente. Alberto dovrebbe presentarsi davanti al giudice, chiamato a decidere se rinviarlo o no a giudizio davanti alla Corte d’assise di Pavia o se processarlo con rito abbreviato. Richiesta che i suoi legali potrebbero valutare, anche se il loro obiettivo è l’assoluzione. In aula ci saranno anche i genitori di Chiara Poggi, papà Giuseppe e mamma Rita e il fratello Marco, che si costituiranno parte civile. Il difensore Giuseppe Colli ha annunciato una «raffica di eccezioni» (una riguarda la validità della perizia effettuata sul pc, che sarebbe stato esaminato in assenza di rappresentanti della difesa) e il deposito di una sorta di memoria riepilogativa.

«Quando il pm entrerà nel merito, lo faremo anche noi e non è esclusa la consegna di un sunto delle nostre consulenze tecnico-scientifiche - ha spiegato -. Stasi renderà dichiarazioni spontanee? Non lo sappiamo ancora».

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