Roma

Ausiliari, i vigili scrivono a Berlusconi

L’Ospol minaccia azioni clamorose contro la decisione di dare più potere ai «vigilini»

Marcello Viaggio

Maggiori poteri agli ausiliari del traffico? I vigili romani non ci stanno. E passano al contrattacco. Il sindacato Ospol, Organizzazione sindacale delle polizie locali, ha inviato una lettera direttamente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Eccone il testo.
«Illustre Presidente, la legislatura sta volgendo al termine e purtroppo la condizione della Polizia Locale è rimasta immutata. C’è chi dice che con la devolution in via di definizione non si potesse fare di più, ma sarà veramente così? Noi dell’Ospol non ci crediamo, anzi siamo più che convinti che sarebbe immediatamente possibile riconoscere agli appartenenti alla Polizia Locale, in virtù delle funzioni che solo lo Stato può ad essa attribuire, quali la qualifica di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, un ben definito “status” che li collochi una volta per tutte nella famiglia delle polizie italiane anziché nel gran calderone del pubblico impiego.
«Detto questo - prosegue la lettera -, nonostante la disillusione di parecchi colleghi, la categoria sarebbe pronta a rinnovarLe la fiducia alle prossime elezioni se desse un segnale forte ed inequivocabile circa le intenzioni del Suo Governo. Per cominciare, gradiremmo che “stoppasse” il deleterio proposito, derivante dall’accordo Regione Lazio-Comune di Roma circa i “poteri speciali” da attribuire al Sindaco Veltroni, di riconoscere competenze ulteriori agli “ausiliari del traffico” equiparandoli di fatto ai vigili urbani. La categoria non ha ancora digerito la Bassanini bis che li ha “inventati”, è inconcepibile che funzioni di polizia vengano assegnate a privati il cui salario è legato alla produttività contravvenzionale che si sostanzia nell’attività unicamente repressiva svolta da tali soggetti».
Ma il problema è di facile soluzione, avverte l’Ospol: «Neghi qualsiasi collaborazione alla Regione Lazio ed al Comune di Roma se la finalità è la creazione di anacronistiche milizie mercenarie! La Polizia Locale non le vuole ma soprattutto è la cittadinanza (che le ama ancor meno!) che non Le perdonerebbe di aver completato l’opera nefasta di vessazione del contribuente, iniziata dal precedente governo di centro-sinistra». La lettera, firmata dal presidente nazionale del sindacato, Luigi Marucci, porta la data del 16 giugno 2005.
Il proposito del Campidoglio di ampliare il potere sanzionatorio degli ausiliari a tutti i tipi di sosta vietata, anche fuori dalle corsie e dalle strisce blu, sta suscitando un pandemonio. «Il Campidoglio vuole dare ai vigilini gli stessi poteri dei vigili urbani - tuona l’Ospol -. Ci si vuole fare beffe del nostro ordinamento giuridico». La protesta non riguarda solo i vigili. Fra settembre e ottobre 2004, in appena 2 mesi, gli ausiliari della sola Sita hanno affibbiato 40mila multe agli automobilisti romani. Due milioni di euro le relative sanzioni. Ora il salasso potrebbe salire alle stelle.
Nell’attesa di una risposta da Palazzo Chigi, l’Ospol non resta con le mani in mano e annuncia una clamorosa iniziativa. «Stiamo costituendo un Comitato referendario per l’abrogazione di qualsiasi norma di legge che attribuisca nuovi poteri ai vigilini - afferma Marucci -; se la Bassanini bis dovesse essere modificata in tal senso, i 70mila operatori della polizia locale non resteranno a guardare. Porteremo al voto tutti gli italiani». La Bassanini bis, che introdusse la figura degli ausiliari del traffico, è del 1997.

D’Alema nel 2000 ne ampliò i poteri.

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