AUSTRIA

Spenti i camini e smantellati i mercatini natalizi, cambia l'aspetto, ma resta il fascino di Innsbruck. Che con l'arrivo della bella stagione non aspetta il ritorno del freddo e della neve, ma saluta l'inverno e accoglie l'estate, sostituendo a quella sua immagine classica, bianca e sciatrice, un volto frizzante, colorato e iperattivo.
Vederlo, conoscerlo, viverlo diventa il punto di partenza per una vacanza alla tirolese. Non esiste altro modo per definirla. Si può provare, però, a immaginarla, pensando di essere catapultati a più di 3000 metri di quota, in una dimensione sospesa tra cielo e terra, costellata di valli, fiumi, cascate, tutta immersa in montagne di natura. Qui, in quest'angolo d'Austria al confine italiano, svizzero e tedesco, si aprono scenari e viaggi agli antipodi. Qui, in quest'arco tirolese delle Alpi dal passato imperiale, prima romano e poi asburgico, s'incrociano itinerari culturali e sportivi, mete spericolate e rilassanti, luoghi semplici e di tendenza.
A darne un'idea, un tour di tre tappe, che parte sotto il Tettuccio d'oro di Innsbruck, simbolo storico della Capitale delle Alpi e monumento più celebre della regione. Si trova nel centro cittadino e lo illumina con le oltre duemila lamine di rame dorato di cui è fatto.
Una foto e via per la Herzog-Friedrich-Strasse, dove sfilano negozi più o meno tipici, locali di design e vecchi pub, stube di legno e alberghi di tutti i tipi. E dove corrono persone, bici e persino carrozze con cocchieri pronti a far da Cicerone. All'occhio italiano non passa indifferente l'atmosfera vibrante e allo stesso tempo tranquilla, oltre a ordine e pulizia, che gira per questa strasse. E che si ritrova nella Maria-Theresien, la via dell'Hofburg, il palazzo imperiale caro a Sissi, e dell'Arco di Trionfo. Pochi passi e spunta la casa di Mozart e il Mercato Coperto, sempre aperto e sempre fornito delle specialità locali, quali: formaggi, speck, canederli, marmellate e acquavite.
Non solo tentazioni culinarie, ci sono anche tante proposte artigianali, come abiti in lana cotta, grembiuli in stile tirolese, vetri di Riedel e miniature in legno. Altre due mete meritano d'essere viste nella città sulle rive dell'Inn: lo zoo, perché è il più alto d'Europa, e il monte Bergisel: per il panorama e per vedere da vicino il simbolo moderno di Innsbruck, il trampolino sciistico firmato Zaha Hadid (www.innsbruck.info).
A questo punto si può partire per Wattens, ex-borgo sconosciuto, attuale seconda meta - la prima è lo Shönbrunn di Vienna - più gettonata d'Austria e, ora, anche seconda tappa del tour scritto tra queste righe. É il regno Swarovski (www.swarovski.com) ad attirare così tante visite in questo paesino dove, nel 1895, avviò la sua scintillante attività, oggi raccontata in quattordici camere delle meraviglie, una galleria allestita a tema da architetti e designer, e l'atelier Swarovski più grande del globo. Lo spettacolo però è fuori, è la facciata del palazzo: una collina simile a una maschera con occhi di cristallo e bocca spalancata, da cui esce il Gigante, un immenso getto d'acqua. Diverso ma comunque gigante, il Giant Swing - lancio nel vuoto da 30 metri - dell'Area47, nostra ultima tappa e ultima frontiera dei divertimenti outdoor (www.area47.at). Prende il nome dal 47° parallelo di latitudine in cui si trova e riunisce all'ingresso della valle dell'Oetztal (20 minuti da Innsbruck) l'inimmaginabile.
Qualche esempio? Percorsi acrobatici sospesi per aria, trampolini alti dieci metri, scivoli con mille curve e altri letteralmente verticali (fare il più ripido significa sfrecciare a 65 km all'ora per 30 metri in due secondi). Non basta? Nessun problema, l'Area47 propone una pista da salto acquatico su cui planare con canottino, sci o mountain bike; climbing sulle Alpi, rafting nei ruscelli, caving nelle grotte. E senza rendersene conto, ci si trova con caschetto in testa, imbragatura sui fianchi e carabine in mano, mute e giubbottini salvagenti o normali costumi da bagno a scarpinare, pedalare, arrampicarsi e tuffarsi. Salite, discese, fiatone e vertigini. Mai fermi, sempre avanti, con gli occhi aperti e i nervi tesi, la concentrazione al massimo e l'istinto che risponde alla domanda: continuare o fermarsi? Pochi attimi e via. Perché se ci pensi a lungo, scappi di sicuro. Ma se ti butti, provi di tutto. Per ulteriori informazioni: Ente del turismo austriaco: www.austria.info, tel. 840999918; oppure www.tirolo.

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