Austria, dopo le proteste alt alla porno-campagna Ue

Austria, dopo le proteste  alt alla porno-campagna Ue

da Vienna

Saranno rimossi i controversi manifesti osée dedicati all’Europa - creati da giovani artisti - che stanno suscitando scandalo a Vienna, a pochi giorni dall’inizio della presidenza di turno Ue dell’Austria. L’annuncio è stato dato ieri sera dai vertici dell’iniziativa culturale “25 peaces”, responsabile del progetto, finanziato dal governo e soprannominato dalla stampa «porno-campagna Ue», che prevede l’installazione in tutta Vienna di cartelloni realizzati da artisti europei. Fanno scalpore un fotomontaggio realizzato dal giovane spagnolo Carlos Aires nel quale si vedono tre persone con le maschere di Bush, Chirac e della regina Elisabetta impegnati in un gioco erotico a tre e la veduta di un basso ventre femminile con gambe aperte coperto da un succinto slip azzurro con le stelle europee realizzata dalla berlinese Tanja Ostojic. Tutto ciò sembra infatti mettere in pericolo la perfetta messa in scena davanti ai riflettori dei media mondiali pensata dal cancelliere popolare Wolfgang Schüssel per inaugurare questa seconda presidenza austriaca dall’ingresso del Paese nell’Ue dieci anni fa. I manifesti sexy in questione sono forse ancor meno adatti per far dimenticare definitivamente le sanzioni emesse nel 2000 dai partner europei in reazione all’entrata nel governo di centro-destra dell’allora partito di Joerg Haider Fpö.

Dallo scoppiare del caso dopo la pubblicazione dei manifesti in questione sul quotidiano popolare Kronen Zeitung sono proprio gli esponenti di spicco del partito nazional-liberale di estrema destra, in opposizione dalla scissione del partito avvenuta lo scorso aprile, a gridare allo scandalo.

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