Da oggi la Regione Lombardia arriva a dare man forte agli incentivi statali dedicati a chi rottama la propria vecchia carretta per parcheggiare in garage una fiammante auto eco-compatibile. «Una straordinaria iniziativa - ha spiegato il presidente della Regione Roberto Formigoni -, dà un contributo economico importante soprattutto alle famiglie meno abbienti, e allo stesso tempo permette di migliorare la qualità dell’aria. Sono certo che i cittadini lombardi prenderanno seriamente in considerazione questa opportunità». Come non essere d’accordo con il presidente, gli incentivi regionali non sono certo bruscolini, anzi.
A favore delle fasce più deboli residenti nella zona critica A1, ovvero in 210 comuni lombardi, sono stati stanziati 25 milioni di euro come incentivi per la sostituzione delle auto inquinanti e la trasformazione dei vecchi motori. In parole povere il contributo per l’acquisto di un’auto nuova o usata con la contestuale rottamazione di un vecchio mezzo è pari a 3.000 euro che sono cumulabili con gli altri incentivi statali. Soldi che vengono dati solo ai lombardi che scelgono di acquistare una vettura di classe Euro 3 o superiore, con emissioni di CO2 inferiori o uguali a 140 g/km oppure che scelgono una vettura elettrica, ibrida, gpl, metano o bifuel.
Facciamo un esempio concreto. Il proprietario di una vecchia Fiat Panda 1.100 del 1993 al posto che venderla a 500 euro può entrare in una concessionaria Citroen, darla in rottamazione e uscire con una fiammante C1 aggiungendo solo 3.450 euro grazie alla somma degli incentivi statali, di quelli regionali e delle promozioni in corso. Se pensate che la stessa vettura senza incentivi costa ben 9.230 euro si tratta indubbiamente di una bella opportunità. Ma chi ne può godere? Non tutti possono presentare domanda per ottenere l’incentivo. Lo possono fare soltanto i cittadini che hanno un reddito familiare sotto una certa soglia che viene alzata se c’è la presenza di figli minori o persone disabili. Ad esempio per una persona singola il limite di reddito è 20.000 euro che diventano 49.200 per una famiglia di quattro persone. Sarà lo stesso concessionario ad applicare lo sconto pari all’incentivo regionale. L’acquirente deve solo presentare la documentazione necessaria che è scaricabile dal sito www.acimi.it.
La Regione non si ferma qui ma adotta anche altre misure per diminuire l’inquinamento. Il contributo per chi installa un impianto a metano o a gpl su una vettura a benzina è pari a 600 euro. Incentivo valido non solo per i mezzi Euro 0 ma anche per i veicoli di classe euro 1, 2, 3 e 4. A questi si aggiungono dieci milioni di euro per promuovere l’installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi diesel destinati al trasporto merci con contributi che vanno da 2mila a 3mila euro.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.