Auto, crollano le vendite La quota Fiat scende al 26%

Il mercato italiano dell’auto sprofonda e, dopo il rosso di febbraio (-18,9%), a marzo segna -26,72%. L’usato invece registra un calo dell’8,22%, con 391.863 trasferimenti di proprietà. Il volume globale delle vendite- conferma il ministero Infrastrutture e Trasporti- ha interessato infatti per il 26,06% auto nuove e per il 73,94% auto usate. E le immatricolazioni del gruppo Fiat scendono del 35,6%: 35.942 unità contro le 55.807 dello stesso mese del 2010. «Nel peggior marzo degli ultimi 32 anni - commenta la nota del Lingotto - Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Italia quasi 36mila vetture, con una quota del 26%». Sui risultati pesa «il lungo fermo nazionale dei bisarchisti, che ha ritardato molte consegne di vetture: la quota di mercato, rispetto alla concorrenza, è stata fortemente influenzata dal fatto che il gruppo, producendo in Italia , ha dovuto chiudere in più occasioni i propri impianti. Sono oltre 8 mila le immatricolazioni perse sul mercato italiano, che verranno parzialmente recuperate nei prossimi mesi». Ancora una volta sono Fiat le vetture più vendute nel mese: Panda e Punto, mentre tra le top ten si conferma la Lancia Ypsilon. Alfa Romeo Giulietta è stabilmente tra le vetture più vendute del segmento C con il 14% di quota. Jeep continua a crescere: in marzo aumenta i volumi del 33,7% e la quota di 0,2 punti percentuali.

Ma il mercato soffre anche per «l’effetto della crisi congiunturale, l’aumento continuo del prezzo dei carburanti, la forte crescita delle assicurazioni rc auto, l’assenza di credito alle imprese», afferma Jacques Bousquet, presidente dell’Unrae (Unione nazionale rappresentanti auto estere), che stima circa 10mila posti di lavoro a rischio tra i concessionari. E «mancano i presupposti per una ripresa delle vendite nei prossimi mesi», per Guido Rossignoli, direttore generale dell’Anfia (Associazione nazionale industrie automobilistiche).

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