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Auto e cene coi manager aziendali Ecco i premi per i nuovi Stakhanov

Non verranno premiati con titoli altisonanti tipo «Eroe del lavoro socialista», né il loro zelo sul lavoro gli garantirà più, come in passato, un posto di rilievo nel Partito comunista. Agli Stakhanov del terzo millennio in Russia si regalano auto straniere, elettrodomestici e cene con i top manager delle loro aziende. Sullo sfondo della crisi economica che sta colpendo duramente il Paese, due terzi delle imprese russe hanno messo a punto piani per incentivare la produttività e motivare i propri impiegati. La diffusione del fenomeno è tale che l’autorevole quotidiano economico Vedomosti parla di «un ritorno, dopo 74 anni, del movimento stakhanovista» in diversi settori delle imprese nazionali.
Nel 1935 Aleksej Stakhanov divenne una celebrità per aver ideato un metodo di estrazione del carbone, nella regione di Dombas, che permise di aumentare la produttività giornaliera della sua squadra di lavoro di 14 volte.
Oggi proprio le compagnie energetiche siberiane che sfruttano il carbone sono state tra le prime a introdurre per gli operai metodi di «incentivi» che ricordano quelli dell’Unione sovietica. «Cerchiamo di incoraggiare un maggior volume di estrazione con una sorta di concorso a premi: il gruppo che ottiene il risultato più alto vince un’automobile (Toyota o Ford)», racconta il direttore generale della società Oao. Che quest’anno ha anche istituito la «Giornata dell’estrazione migliore»: ogni mercoledì viene premiata la sede che ha lavorato meglio in quel giorno.
La «Sun InBev», una delle ditte leader nella produzione di birra, da poco ha varato un «Programma per il riconoscimento del buon risultato». Alina Rizenkova, responsabile delle risorse umane, spiega: «Si tratta di un sistema di punteggio che vuole incoraggiare l’iniziativa dei nostri impiegati». Che possono spaziare dall’ottimizzazione della produzione, alla motivazione del personale. I lavoratori hanno così proposto metodi per il risparmio energetico, ma anche mini tornei di calcio tra impiegati. «Alla fine di ogni trimestre si sommano i punti e i vincitori si aggiudicano o una ricompensa in denaro o un elettrodomestico o una cena con un top manager dell’azienda», aggiunge la Rizenkova.
Alla «Sibir-pneumatici russi», invece, la gara per l’operaio più efficiente si svolge d’estate, nel periodo delle vacanze e in cui è fisiologico un calo del rendimento del personale. I responsabili aziendali lo fanno passare come una sorta di «concorso di abilità»: si premia il lavoratore, che in un unico turno riesce a realizzare lo pneumatico di migliore qualità, con il minor numero di difetti, e seguendo nel modo più ligio possibile la «disciplina aziendale». Per i manager della compagnia si tratta di ottimizzare i costi: invece di prendere manodopera per sostituire gli operai in ferie, si cerca di spingere al massimo e con il minor stress possibile, la produttività di chi rimane.
Ma i nuovi metodi Stakhanov, che piacciano tanto a dirigenti di aziende e fabbriche, trovano resistenza tra i lavoratori russi. Un terzo di questi, secondo un sondaggio del centro Superjob.ru condotto su un campione di 1.800 individui, non prenderebbe parte a nessun tipo di competizione per la produttività e per nessun motivo.

Ma se proprio costretti, il 45 per cento preferirebbe una ricompensa materiale come incentivo, mentre il 30 per cento parteciperebbe senza nessun premio in denaro, solo per l’idea; tra chi si rimboccherebbe le maniche più per la gloria che per un ritorno economico, la maggior parte sono donne.

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