Dopo dieci mesi riappare il segno positivo (+1,4%) nel computo delle immatricolazioni di autovetture in Europa. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor Gl events, «prende corpo la ripresa del mercato continentale», anche perché il raffronto mese su mese sarà sempre più veritiero alla luce del progressivo stop agli incentivi nei vari Paesi. In proposito sarà aprile, per l'Italia, il primo mese che presenterà un dato più vicino alla realtà. E Quagliano, proprio tenendo conto della «pulizia» dei dati, già da ora prevede per l'Italia un aprile positivo.
In Europa, comunque, sono i mercati minori a trainare le vendite (+12,5%), mentre quelli più importanti, se isolati, segnerebbero un -2,5%. Tra questi ultimi corre la Germania, grazie alla spinta portata dal boom dell'economia, e la Francia, che sta ancora esaurendo gli ordini raccolti dai concessionari nei mesi scorsi. Si profila, dunque, un riallineamento, sempre che il caro-carburanti (+23,3% la benzina, +18,3% il gasolio e +11,9% il Gpl gli aumenti sul febbraio 2010), le tensioni geo-politiche e gli effetti della catastrofe giapponese non agiscano da freno. «I segni di ripresa vanno accolti positivamente - commenta Gianni Filipponi, direttore generale dell'Unrae - anche se appare evidente che l'attuale andamento delle immatricolazioni in Italia stia rallentando il rinnovo di un parco ancora composto da 12 milioni di veicoli con più di 10 anni». Anche per i marchi del gruppo Fiat, a questo punto, per dare una valutazione più vicina alla realtà, bisognerà attendere la fine di aprile. In forte sofferenza in Italia, positivo in Francia (+9,1%) e Germania (+8,7%) e con un'Alfa Romeo (+41,7%) in gran spolvero grazie alla Giulietta. Il Lingotto, tuttavia, archivia un altro mese negativo in Europa (-16,7%) com la quota mercato che scende al 7,6% dal 9,2% del febbraio 2010. A subire di più l'assenza di incentivi è il marchio Fiat: -22,5% e quota in calo di 1,7 punti al 5,6 per cento. Le difficoltà del mercato si ripercuotono sulla produzione: il gruppo ha così annunciato di ricorrere alla cassa integrazione, peraltro prevista, ad aprile. In Borsa i titoli (Fiat -1,6% e Industrial -3%) hanno chiuso per il secondo giorno sotto il valore pre-scorporo.
Interessate sono le linee Musa/Idea e MiTo. Sorride il gruppo Volkswagen di Ferdinand Piëch: alla leadership e al +9,1% nelle vendite, aggiunge tre modelli tra i primi 10 più venduti: Golf (prima), Polo (terza), Passat (decima: +35,6%).
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