LEuropa dellauto è nel caos. La crisi morde e le vendite continuano a scendere (-6,6% in marzo), scendendo sotto il milione mezzo di unità, le più basse da 14 anni. Francia (-26,7%) e Italia (-23,2%) sono i mercati che perdono di più; il +3,4% registrato dalla Germania non può incidere più di tanto sullavvitamento generale. Tra i gruppi, Fiat-Chrysler ha venduto il 25,8% in meno nonostante lottimo dato di Jeep (+56,5%). La quota del Lingotto precipita così ai minimi storici (5,4%), complice anche il lungo sciopero delle bisarche. E se il marchio Fiat, da solo, ha immatricolato il 27,1% in meno, malissimo è andata lAlfa Romeo (-37,6%), mentre Lancia-Chrysler ha limitato le perdite al 12,9%. LAnfia vede nei rialzi di carburante e fisco, oltre alle condizioni sfavorevoli del mercato del lavoro, il principale freno per la crescita in Europa, mentre il Centro Studi Promotor Gl Events sottolinea come a salvarsi siano solo la Germania e «i marchi di lusso». Non in Italia, però, precisa Federauto, dove «superbollo e spettacolarizzazione nei controlli anti-evasione stanno distruggendo il settore». Infatti - rileva lassociazione dei concessionari - nel primo trimestre le vendite di Ferrari sono scese del 51,5% e quelle di Maserati del 70%. Per questo, Federauto stima che nel 2012 ci saranno circa 105 milioni di mancate entrate per lo Stato. LUnrae rimarca invece che lItalia «scende al quarto posto nella clasifica europea». A salvarsi è il gruppo Volkswagen (+1,7%) nonostante il -15,2% di Seat. Bene anche Bmw (+3,2%), Daimler (+5,1%) e soprattutto Jaguar-Land Rover (+26,9%). Tra gli asiatici, spiccano i +17,3% e +13,8% di Kia e Hyundai, insieme al +4,4% di Nissan.
La Ue, intanto, ha deciso di convocare oggi un vertice a Bruxelles. Il vicepresidente della Commissione, Antonio Tajani, si dice «preoccupato» e rilancia lesigenza di varare un «piano dazione» in grado di affrontare la crisi del settore.Auto, lEuropa sprofonda Quota Fiat ai minimi storici
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