Zurigo - Fiat non inietterà capitali in Chrysler ma è pronta a far di tutto per rilanciare il gruppo automobilistico statunitense, compreso proporre Sergio Marchionne come amministratore delegato della casa di Detroit. "Fondamentalmente è possibile, ma la carica non è importante", dice Marchionne in un’intervista al quotidiano canadese Globe And Mail. «Quel che è importante è che mi ascoltino - spiega -. È possibile che io divida in futuro il mio tempo fra la gestione di Fiat e quella di Chrysler". Marchionne ha detto, tra l'altro, che la 500 verrà introdotta in Nord America già il prossimo anno.
"Il sindacato di ok al taglio dei costi o salta tutto" Fiat lascerà il progetto sulla Chrysler se entro la fine del mese i sindacati non avranno accettato sostanziali tagli al costo del lavoro: Marchionne lo ha ribadito nell'intervista. Messaggio chiaro ai sindacati americani. C’è solo il 50% di possibilità di arrivare ad un accordo, ha detto, proprio per la lentezza dei progressi con i sindacati. "Siamo assolutamente pronti a mollare la presa. Non ho alcun dubbio.
Non possiamo prendere un impegno verso questa società a meno che non si intraveda la luce alla fine del tunnel". L’obiettivo non è "cacciare dal tavolo i sindacati", ha spiegato Marchionne. Anzi, "Non siamo contro i sindacati: Uaw e Caw hanno un’opportunità unica di partecipare al cambiamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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