Le auto da museo dei Prof Svetta la Jaguar di Grilli tra catorci e modelli retrò

C’è un centauro: Terzi cavalca una Harley "883". Ornaghi e Riccardi preferiscono muoversi a piedi. Il garage dei ministri: guarda le foto

Le auto da museo dei Prof  Svetta la Jaguar di Grilli tra catorci e modelli retrò

Più che di parco auto, sarebbe più giusto parlare di museo contemporaneo dell’automobile. I ministri del governo Monti saranno pure dei super professori, ma in fatto di gusti per le quattro ruote, tranne qualche eccezione, lasciano alquanto a desiderare. E, soprattutto, nonostante le polemiche che hanno caratterizzato il passato esecutivo, la scelta per la vettura privata è caduta soprattutto su modelli stranieri, in particolare tedeschi e giapponesi.
Delle ultime novità di casa Fiat, a parte la 500 che però ha già quasi cinque anni, nemmeno l’ombra. E lo stesso vale per le supercar prodotte da Ferrari e Maserati che potrebbero essere accolte nei garage dei ministri più ricchi. Ma, visti i tempi, è meglio mantenere un profilo basso. Bassissimo, al riguardo, quello mantenuto da Lorenzo Ornaghi (Beni culturali) e Andrea Riccardi (Cooperazione): vanno a piedi. Scorrendo le dichiarazioni dei professori per scoprire quale tipo di auto guidano (o guidavano), viene da porsi una domanda: perché mai, per esempio, Enzo Moavero Milanesi (Affari europei) è rimasto fermo alla Lancia Y del 2001? Lo stesso quesito è da rivolgere a Giampaolo D’Andrea, sottosegretario alla Presidenza, titolare di un’Alfa Romeo 145 del ’96. Piero Gnudi (Affari regionali), invece, nel 2002 non ha saputo resistere al «fascino» della Fiat Stilo Multiwagon.
A fargli concorrenza, in fatto di gusti, è Francesco Profumo (Istruzione) che non si è ancora schiodato dalla sua vecchia Lancia Lybra del 2001. Per non parlare di Piero Giarda (Rapporti col Parlamento) stregato 10 anni fa dalla Seat Ibiza. A proposito di «museo», potrebbe aprirlo Vittorio Grilli, viceministro dell’Economia, che nel poco tempo libero probabilmente ama godersi la sua Jaguar del ’94 e la vecchia Volkswagen del ’75. Eccezioni alla sobrietà, leitmotiv del governo, riguardano Antonio Catricalà, segretario del Consiglio dei ministri, che da 11 anni guida un Suv (Mercedes ML). Suv (una Toyota Land Cruiser) anche per Anna Maria Cancellieri (Interno), mentre il sottosegretario all’Interno, Carlo De Stefano, guida una moderna Audi A5. A distinguersi per aver acquistato modelli recenti sono anche Corrado Passera (Sviluppo), Elsa Fornero (Lavoro), Fabrizio Barca (Coesione territoriale), Giampaolo Di Paola (Difesa) e Giuliomaria Terzi di Sant’Agata (Esteri) grazie alle loro Mercedes A180, Toyota Aygo, Renault Kangoo, Mercedes Classe B e Volkswagen Golf ultimo modello.

Terzi cavalca anche una Harley-Davidson «883» del 2005. A Corrado Clini (Ambiente), che viaggia in 500, il compito di convincere molti dei suoi colleghi a scegliere auto meno inquinanti.
In questo, il governo deve dare il buon esempio.

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