Auto, dopo più di un anno il mercato torna a crescere

Per la prima volta dopo oltre un anno il mercato italiano dell’automobile torna a crescere con 170.603 immatricolazioni registrate in maggio, il 3,6% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, un piccolo aiuto a far diminuire la flessione nel periodo gennaio-maggio (843.231 consegne, -15,14% rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno). Di fronte a una crescita così esigua, e a una proiezione su base annua che scende sotto 1,8 milioni di immatricolazioni, è difficile parlare di ripresa e ciò «nonostante - come sottolinea il Centro Studi Promotor - le tante novità immesse sul mercato e gli sforzi compiuti dalle case sul fronte delle promozioni». Cattive notizie arrivano infatti dal fronte dei contratti stipulati in maggio: appena 157mila, in calo del 6% rispetto a maggio 2011, il valore più basso registrato dal 1998 per questo mese. A pagare maggiormente la crisi sono ancora le famiglie, i privati, scesi a una quota del 64,2% ( tre punti in meno rispetto allo scorso anno), che, come fa notare Unrae, nei primi quattro mesi di quest’anno hanno speso per l’acquisto di automobili 8,207 miliardi contro i 10,525 del primo quadrimestre del 2010.
Prosegue l’«effetto Giulietta», che permette ad Alfa Romeo di chiudere il mese con una crescita del 43,9%, cresce dell’8,87% la Lancia, in attesa della nuova Ypsilon, si impennano le vendite per Jeep, 709 consegne e +140%. Il gruppo Fiat è cresciuto del 4,6% ed è tornato sopra la quota di mercato del 30%: 30,1 rispetto al 29,8% di un anno fa.
Tutti in positivo, tranne Skoda, i marchi del gruppo Volkswagen che in maggio supera la quota del 17% del mercato. Ancora un risultato record per la low cost Dacia che il mese scorso ha addirittura raddoppiato, con 2.456 unità, le consegne di maggio 2010. Il ciclone Countryman continua a far salire le vendite di Mini cresciute in maggio di quasi l’80% mentre la capofila Bmw chiude il mese con un aumento dell’11,2%. Globalmente crescono le autovetture dei segmenti C e D, le più richieste da flotte, noleggi e partite Iva, e diminuiscono quelle di taglia small e compatta prevalentemente preferite dai privati.

Non più incentivate, perdono terreno le motorizzazioni alimentate a metano e Gpl, a vantaggio della alimentazione diesel che in maggio ha rappresentato il 55% del mercato. Per quanto riguarda le carrozzerie, sugli scudi ancora una volta i crossover, cresciuti in maggio del 74 per cento.

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