Politica

Autobomba fanno strage a Sharm el Sheikh

Paola Fucilieri

È un bilancio ancora in via di definizione e purtroppo destinato a salire con il passare delle ore quello di almeno trenta morti uccisi dalle quattro esplosioni, provocate da altrettante autobomba, che ieri sera hanno scosso il centro turistico più noto del Mar Rosso, Sharm el Sheikh, sulla penisola del Sinai, qualche minuto dopo l’una (ora locale). Centodieci, ma sempre solo secondo le prime testimonianze, sarebbero i feriti.
Nella lunghissima e triste notte di Sharm il boato provocato dalla prima detonazione, sicuramente la più forte, secondo i testimoni si è sentito a oltre un chilometro di distanza ed è avvenuto all’interno del Movenpick Hotel nella nota zona di Naama Bay, conosciuta soprattutto proprio per i numerosi hotel dove alloggiano tutto l’anno turisti, visitatori e appassionati di immersioni provenienti da tutto il mondo. Un’auto, infatti, si è lanciata nella hall sventrando completamente le mura dell’albergo situato proprio sulle coste del Mar Rosso. Subito dopo lo scoppio sono divampate le fiamme di un vastissimo incendio che ha fatto alzare altissime colonne di fumo e ha provocato la rottura dei vetri di tutte le finestre delle abitazioni della popolosa zona del vecchio mercato di Naama. La gente, travolta dal panico più totale, ha cominciato ad abbandonare le proprie case e i locali notturni che ieri, notte tra venerdì e sabato, erano affollatissimi. Molte e terribili, secondo i primi testimoni, le scene di concitazione e paura.
«Durante la prima esplosione ero nella discoteca “La Dolce Vita” di Naama - racconta il giornalista italiano Giuseppe Brindisi -. Italiani, americani, inglesi, cristiani e musulmani stavano ballando e divertendosi tutti insieme. Poco prima avevo pensato che quello poteva essere il luogo ideale per una carneficina. È Pazzesco!».
Il terrore, però, era destinato a crescere da un momento all’altro. La gente che si riversava nelle strade dopo la prima esplosione, infatti, è stata travolta dalle altre tre esplosioni, avvenute 15 minuti dopo nel garage del Ghazala Gardens hotel. In quest’ultime deflagrazione sembra sia stato coinvolto un altro piccolo albergo nelle vicinanze.


Nell'ottobre 2004 una serie di esplosioni aveva colpito le località turistiche di Taba e Ras Shitan, uccidendo 34 persone.

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