Autogrill e Starbucks rinnovano gli accordi: partner fino al 2020

Il gruppo Autogrill, attraverso la sua divisione americana HmsHost, ha rafforzato la sua presenza negli Stati Uniti rinnovando per dieci anni il rapporto di licenza che lo lega al marchio Starbucks, la catena di caffetterie che recentemente ha avviato felici diversificazioni anche nel vino e nella ristorazione. La collaborazione dura da oltre vent’anni e oggi vede spostato il prossimo termine al 2020. Calcoli prudenziali indicano in oltre 5 miliardi di dollari il fatturato totale che porterà il nuovo contratto, considerando anche che nell’arco del decennio è in programma l’apertura di 120 nuovi locali con gestione Autogrill, in aggiunta ai 360 di oggi, che nel 2010 hanno generato ricavi complessivi per 450 milioni di dollari (360 milioni di euro). La Borsa ieri ha plaudito all’annuncio con un sonoro più 3,35%. Solo due settimane fa l’annuncio dei risultati di bilancio (fatturato più 7% e utili netti triplicati) e del ritorno al dividendo era stato invece bocciato con un meno 5,1%: gli analisti non avevano gradito previsioni prudenti per il 2011. Ieri gli investitori si sono ricreduti.
Il perimetro dei rapporti tra Starbucks e Autogrill è molto preciso: la gestione in licenza, con pagamento di royalties, riguarda i locali collocati in aeroporti e autostrade, ovvero nei luoghi di flusso, che costituiscono la specializzazione del gruppo controllato al 59,2% da Edizione della famiglia Benetton. Dei 360 locali oggi gestiti da Autogrill, 352 sono negli Stati Uniti e 14 in Europa. La nota congiunta diffusa ieri lascia intravedere «nuove opportunità di sviluppo negli altri Paesi in cui Autogrill è presente», nell’ambito di una «collaborazione strategica tra le due società». L’affermazione non reca ulteriori dettagli, forse prematuri; ma vista la forza del marchio Starbucks e le sue tuttora ampie potenzialità di crescita in Europa, è facile immaginare che Autogrill possa rappresentare un ottimo veicolo di traino nel Vecchio continente. In questa chiave va letta anche un’altra affermazione: Autogrill e Starbucks svilupperanno insieme nuovi format per le infrastrutture della mobilità, attraverso punti vendita-laboratorio in cui saranno testate nuove formule per i servizi dedicati ai viaggiatori. Insomma, le prospettive sono molte e il loro ventaglio ampio. Gianmario Tondato Da Ruos, ad di Autogrill, ha osservato: «Con la prospettiva di altri 10 anni di collaborazione in Nord America avremo la possibilità di esplorare insieme nuove opportunità di sviluppo».
Del resto, Autogrill, presente in 37 Paesi e primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione e retail per chi viaggia, ha un portafoglio di 350 marchi, ciascuno dei quali ha le proprie caratteristiche di marketing. Di questi, 300 sono gestiti con licenze a lungo termine, 50 sono di proprietà e sono stati creati all’interno del gruppo.
Starbucks, la più grande cartena di caffetterie nel mondo, poche settimane fa ha festeggiato i suoi 40 anni: è presente in 50 Paesi con oltre 17mila punti vendita (il doppio rispetto a sei anni fa e in maggioranza concentrati negli Stati Uniti), metà dei quali concessi in licenza.

Starbucks non si trova in Italia, anche se proprio qui la leggenda vuole che il suo fondatore si sia ispirato.
Il gruppo Autogrill gestisce più di 5.300 punti vendita. Il bilancio 2010, approvato dal cda l’8 marzo, si è chiuso con ricavi a quota 5.703,5 milioni.

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