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Alejandro Mesonero, il designer delle Alfa Romeo di domani

Il “papà” di Cupra Formentor, crossover che sta conquistando il mercato grazie anche al suo design, è al lavoro per disegnare le prossime Alfa Romeo. Ecco chi è Alejandro Mesonero-Romanos e perché è così importante per il futuro del marchio italiano

Alejandro Mesonero, il designer delle Alfa Romeo di domani
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Alfa Romeo vive e lotta insieme a noi. Con la creazione di Stellantis, il marchio italiano dell’ex gruppo FCA può ora contare su un piano approvato e finanziato con un orizzonte temporale di 10 anni, un periodo in cui il CEO Jean-Philippe Imparato - reduce da uno straordinario lavoro di riposizionamento di Peugeot - avrà l’opportunità di dimostrare alla dirigenza le potenzialità del Biscione. Le frecce al suo arco sono tante: una ricca storia alle spalle a cui ispirarsi, la possibilità di attingere alle nuove piattaforme attualmente in fase di sviluppo in Stellantis e, ultimo ma non meno importante, una squadra di dirigenti competenti e appassionati. Tra questi spicca, in particolare, il ruolo dell’Head of Design, assegnato a partire da giugno 2021 ad Alejandro Mesonero-Romanos.

Dalla Spagna all’Italia, passando per la Francia

Nato a Madrid 55 anni fa, Alejandro Mesonero-Romanos Aguilar si laurea in disegno industriale alla Scuola di Design e Ingegneria ELISAVA di Barcellona nel 1991. Una borsa di studio gli apre le porte del prestigioso Royal College of Art di Londra, dove nel 1994 consegue il titolo di Automotive Designer. La sua prima esperienza nel settore delle quattro ruote avviene in Seat, dove per due anni ricopre il ruolo di Junior Designer dando vita, tra gli altri, anche a prototipi come la concept car Seat Bolero del 1998, una delle prime interpretazioni del concetto di berlina-coupé.

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Nel 1996, la promozione a Senior Designer all’interno del centro stile spagnolo del gruppo Volkswagen permette a Mesonero di interfacciarsi anche con i brand Volkswagen e Audi, per i quali diventa responsabile dello stile di diversi modelli. Nel 2001 avviene la prima evoluzione in salsa francese della sua carriera: l’ingresso in Groupe Renault rappresenta per Mesonero una scalata verso posizioni sempre più influenti nell’organigramma aziendale, dapprima a Parigi come Design Director della gamma premium (sua la Renault Laguna Coupé) e poi a Seoul come Design Director di Renault Samsung Motors.

Nel 2011, il ritorno tra le braccia di mamma Seat, che lo riaccoglie in qualità di Design Director per il marchio Seat. Sotto la guida illuminata del Presidente Luca de Meo, Mesonero firma lo stile di tutti i modelli che contribuiscono al rilancio del marchio spagnolo (dalla Leon del 2013 al primo SUV Ateca, passando per Ibiza, Arona e Tarraco, fino alla nuova Leon del 2020). Il suo contributo più grande, però, Mesonero lo dà in quanto autore del lancio di Cupra come brand indipendente nel 2018: il designer si occupa di dare un’identità forte e decisa al marchio sportivo catalano, sfornando uno dei suoi primi best seller, il crossover Cupra Formentor. Portano la firma di Mesonero anche modelli non ancora arrivati sul mercato, come il primo SUV coupé completamente elettrico Cupra Tavascan che vedremo su strada entro la fine di quest’anno.

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Per il lavoro in Seat e Cupra, Mesonero riceve numerosi riconoscimenti tra cui l’Eurostars 2018 di Automotive News Europe, che riconosce al designer spagnolo il merito di aver contribuito, grazie al design, a incrementare l’attrattività dei marchi e, di conseguenza, anche le loro vendite. Il rapporto con Luca de Meo, che nel frattempo nel 2020 è diventato CEO del Gruppo Renault, spinge Mesonero a tornare nell'Île-de-France, stavolta con il compito di trasformare l’identità visiva del promettente marchio Dacia. L’idillio con il top manager italiano finisce dopo soli 8 mesi - giusto il tempo di presentare la concept car Dacia Bigster: al di là delle Alpi, c’è una sfida più grande ad attendere Mesonero.

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Da Parigi ad Arese

In quel di Torino, un altro top manager, stavolta portoghese, chiama Mesonero per affidargli la più complessa ma anche stimolante attività della sua carriera: quella di prendere le redini di un marchio storico dell’automobilismo per traghettarlo nel futuro della mobilità elettrica e connessa. Il manager è Carlos Tavares, CEO di Stellantis, e quel marchio è Alfa Romeo. Il comunicato stampa rilasciato, nello stupore generale degli addetti ai lavori, il 22 giugno 2021, racconta così le motivazioni di questa scelta: “Alejandro Mesonero-Romanos è autore del design di Seat/Cupra, e il suo stile deciso ne ha promosso la rinascita. I modelli Cupra Tavascan e Formentor, la quarta generazione di Seat Leon, la quinta generazione di Ibiza e il lavoro su Arona dimostrano quanto le sue idee innovative possano stimolare e far crescere l’attrattività di un brand. Ora si dedicherà al rinnovamento di Alfa Romeo guidando il processo di modernizzazione ed elettrificazione di questo iconico marchio, che nei suoi 110 anni di storia ha collezionato vittorie sportive leggendarie”.

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Consapevole del compito straordinario che gli è stato affidato, Mesonero si trasferisce a Torino, quartier generale della divisione italiana del Gruppo, mettendosi subito all’opera per dare un nuovo volto alle Alfa Romeo di domani riportando direttamente al Chief Design Officer di Stellantis Jean-Pierre Ploué. 20 mesi dopo, i tempi sono quasi maturi affinché Alejandro Mesonero-Romanos possa mostrare i risultati di un lavoro che prosegue senza sosta. Dopotutto, la Casa di Arese ha annunciato un modello nuovo ogni anno fino al 2026 e il 2023 dovrebbe essere l’anno del primo veicolo interamente sviluppato sotto la guida del nuovo responsabile del Centro Stile. Un crossover compatto, costruito sulla stessa piattaforma CMP di Jeep Avenger, che verrà svelato entro l’anno per entrare a gamba tesa nel segmento più combattuto d’Europa. Il B-SUV sarà anche la prima Alfa Romeo completamente elettrica della storia, un aspetto che riguarderà direttamente il designer spagnolo e la sua capacità di interpretare i codici stilistici del brand in una declinazione inedita per Alfa Romeo. I prossimi mesi, comunque, non dovrebbero lasciare delusi gli estimatori delle Alfa Romeo che fanno sognare: nei cantieri, infatti, pare esserci anche una sportiva a motore centrale destinata a raccogliere l’eredità della 33 Stradale del 1967. Un altro modello che dovrebbe portare la firma del designer spagnolo, già al lavoro anche su prossimi modelli, come la futura berlina elettrica su piattaforma STLA (Medium o Large) che si posizionerà al vertice dei marchi premium del gruppo per autonomia e prestazioni.

Al design, ancora una volta, spetterà il compito di trovare il giusto equilibrio tra le economie di scala e il DNA di un brand con un potenziale ancora tutto da liberare. Riuscirà Mesonero a replicare il “miracolo” Cupra?

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