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Dacia Duster 1.5 dCi 115 CV 4x4: suv, integrale e al prezzo di una citycar. La prova su strada

Robusto, spazioso e con un allestimento di tutto rispetto, Duster è uno dei migliori fuoristrada 4x4 in commercio

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Non solo Dacia Duster è uno dei suv più amati dagli italiani nonché il suv straniero più acquistato nel nostro mercato, ma risulta essere anche un’auto estremamente poliedrica, capace di adattarsi alle differenti situazioni a seconda delle motorizzazioni e allestimenti scelti. Dopo aver provato la versione top di gamma con il nuovo 1.3 150 CV a benzina, abbiamo voluto testare a fondo anche il collaudatissimo 1.5 dCi, disponibile a due o quattro ruote motrici, in allestimento Journey, tra i più accessoriati. Listino a partire da soli 22.600 euro per la 4x4.

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Design rivisto e piccoli accorgimenti al telaio

Le dimensioni non variano rispetto a Dacia Duster di ultima generazione, con 4,34 m di lunghezza, 1,80 di larghezza e 1,68 m di altezza. Sempre sviluppata a partire dalla piattaforma CMF del Gruppo Renault, ma rivista per l’occasione, ospitando l’albero di trasmissione longitudinale e con nuove sospensioni specifiche per l’asse posteriore. Piccoli rinforzi nel telaio, per supportare meglio le torsioni alle quali potrebbe essere sottoposta la piattaforma, oltre ad una taratura specifica per l’assetto. Sono così presenti nuove molle più morbide rispetto a Duster standard e che accrescono l’escursione da terra di 1 cm in più, arrivando così a ben 21 cm di luce da terra. Un margine indispensabile per chi pensa di addentrarsi molteplici volte nei tratti più impegnativi, grazie anche ad angoli specifici importanti: 30° l’angolo di attacco e ben 33° quello di uscita. Lato estetico, si apprezzano le stesse modifiche viste con la nuova generazione di Duster. Si parte dai gruppi ottici, ora con nuova forma luminosa a led con forma ad “Y”, con anabbagliante a led e abbagliante con faro alogeno. Anche nel retro i nuovi gruppi ottici mostrano la firma ad “Y”. Tutto nuovo anche il logo, con l’identità visuale di Dacia che ora mostra un simbolo con la “D” e la “C” unite formando ideologicamente una catena. Nel retro invece è presente l’intera scritta “DACIA” sul portellone. Ad evidenziare la versione 4x4, ci pensa il badge apposto sul portellone del bagagliaio.

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Il nostro modello, accessoriato con l’allestimento Journey, mostra alcune colorazioni specifiche del modello, inclusi i bellissimi cerchi in lega con razze con forma ad “Y” con finitura diamantata. L’auto è inoltre provvista della nuova colorazione Lichen Kaki, specifica dei nuovi modelli di Dacia, introdotti dopo il restyling del logo. Sui paraurti si notano poi i rinforzi in colore silver, più estetici che funzionali, ma che accrescono l’approccio fuoristradistico dell’auto. Non mancano poi i vetri oscurati posteriori, le barre sul tetto e le calotte degli specchietti sempre color silver.

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Interni funzionali, robusti e ricchi di accessori

All’interno, nuova Dacia Duster 4x4 mostra gli stessi accorgimenti proposti con il restyling del modello, a partire dal nuovo logo presente sul volante, con corona in pelle. Migliorati i materiali rispetto al passato, sebbene ci sia sempre una larga presenza di plastica rigida, seppur più robusta e resistente a graffi e sporco. Nuovi anche i sedili, piuttosto comodi, soffici e realizzati con un tessuto sintetico idrorepellente e dall’ottimo impatto visivo, con logo annesso. Il cruscotto non presenta particolari novità, se non la nuova forma ottagonale delle bocchette d’aerazione. Sempre presente il comodo vano porta oggetti di fronte al sedile del passeggero anteriore, mentre al centro della plancia si trova il sistema Media Nav da 8”, con annessa radio DAB, streaming bluetooth e compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, tramite le prese USB presenti nel vano di fronte alla leva del cambio manuale. Risponde presente anche il clima automatico con rotori circolari, al cui interno è presente un piccolo display che mostra temperatura e potenza dell’aria. Tra gli accessori disponibili per Duster c’è l’accesso Keyless con chiave digitale a tessera, le telecamere perimetrali (molto utili nell’offroad), sensori perimetrali e grafica specifica con angoli di imbardata e di inclinazione, oltre alla bussola e altre informazioni.

Buona anche l’abitabilità posteriore, con ampio margine per le gambe anche per tre passeggeri adulti. Non mancano due prese USB C, sebbene non siano presenti le bocchette d’aerazione. La seduta è piuttosto comoda, con lo schienale ergonomico e non si sacrifica troppo spazio anche per il passeggero centrale. Tanto lo spazio anche nel bagagliaio, a partire da 411 litri (445 litri per le versioni a due ruote motrici). Sotto al piano di carico è presente altro spazio extra e si può scegliere se inserire la ruota di scorta o conservare altro spazio per ulteriori oggetti. Il sedile posteriore è frazionabile 60/40, peccato non sia presente una botola centrale in cui far passare sci o altri carichi più lunghi. Abbattendo tutta la seconda fila di sedili si libera moltissimo spazio, ben 1.623 litri di carico utile, con moltissima altezza e ingombri regolari.

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Prova su strada

Dacia Duster 4x4 credo superi ampiamente le aspettative, in primis per la confortevole seduta di guida e l’ottima visibilità circostante, amplificata anche dai sensori anteriori e posteriori e dalle telecamere perimetrali. Ottimo il comfort delle sospensioni, rese più morbide in vista dell’allestimento 4x4, sebbene risulti sempre molto leggero il carico volante: una caratteristica che premia nell’off-road intenso ma risulta poco sicura durante i viaggi, alle alte andature. Il comfort acustico è buono fino a 120 km/h, superando le attese, mentre il propulsore rimane sempre pacato a patto che non si ricerchi una partenza vigorosa: in quel caso, le marce più corte di questa versione rendono più rumoroso l’unità diesel. Nonostante però un assetto morbido, non è così pronunciato il rollio, essendo perciò piacevole da guidare, soprattutto sulle strade sconnesse. La progressione del propulsore è buona, anche se le marce ravvicinate spesso costringono ad un uso intenso del cambio, trovandosi in quarta marcia anche sotto i 50 km/h. La frenata di emergenza funziona bene, senza allertare troppo in anticipo e si hanno tutte le tecnologie maggiormente impiegate dagli automobilisti. Più che positivo il funzionamento del sistema a trazione integrale. Si può disattivare l’asse posteriore agendo direttamente sul manettino, impostando la modalità 2WD, mentre lasciando su AUTO, la centralina capirà autonomamente quando “agganciare” l’asse posteriore mediante la frizione multidisco centrale. Forzando poi il bloccaggio del differenziale, girando il manettino su “LOCK”, si bloccherà virtualmente il differenziale centrale, ripartendo in maniera costante la coppia, molto utile in caso di neve alta, fango o superfici eccessivamente viscide. Ci siamo addentrati solamente su strade bianche o con modesta pendenza, senza aver avuto modo di testare a fondo su terreni particolarmente insidiosi: tuttavia, si è comportato egregiamente nell’arrampicarsi su un crinale, con sola erba incolta, senza mostrare alcun cenno di debolezza.

Come si comporta in viaggio?

Abbiamo però testato a fondo nuova Dacia Duster 4x4 in un lungo viaggio da Milano a Monaco di Baviera, e ritorno. Oltre 1.000 km in pochi giorni, cinque passeggeri e bagagliaio pieno, che hanno messo a dura prova l’affidabilità, il comfort e le tecnologie del suv. Nessun problema per accogliere fino a cinque ragazzi di buona statura, con relativi bagagli e zaini, sfruttando al massimo il circa 414 litri di capacità del vano posteriore. Lo spazio per le gambe del posteriore è stato sufficiente per tutti e tre i passeggeri, senza sacrificare troppo neanche per quelli anteriori. A pieno carico, Dacia Duster non ha battuto ciglio in termini di sicurezza e stabilità, neanche sulle veloci Autobahn tedesche, reggendo senza problemi velocità medie di 150/160 km/h e curve ad alta velocità. La spinta dell’unità diesel è stata cruciale per assicurare comfort e bassi consumi, con tanta coppia fin da 1.750 giri, sebbene il cambio dalle marce accorciate non sia troppo indicato per tale scopo. In sesta marcia però, la progressione risulta comunque buona, senza soffrire l’ingente peso dei passeggeri, con l’aggravante del clima automatico acceso. In tal senso, la ripida salita verso la Svizzera, al tunnel del San Bernardino, è stata superata a pieni voti, con la reattività del propulsore che ha aiutato a risalire la strada senza alcuna difficoltà. Nessun imprevisto lato tecnologico, con Android Auto tramite cavo che ha funzionato egregiamente, così come il clima automatico, il comparto illuminazione e il cruise control passivo. Nulla da dire neanche lato frenata, sempre pronta ed energica, anche a pieno carico, in discesa e con fondo bagnato. Il più grande plus di Duster è, però, l’efficienza di tale propulsore che è riuscito ad assicurare percorrenze medie di ben 18 km/l, con tanta autostrada tra i 130 e i 160 km/h tra Italia e Germania e circa 110 km/h di media tra Svizzera e Austria. Sulle strade statali a circa 100 km/h il consumo scende vertiginosamente intorno ai 22/23 km/h, anche a pieno carico, dimostrando la grande efficacia di tale motore dCi.

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Consumi e prezzi

Come anticipato, i consumi sono stati il punto forte di Duster 4x4, con medie complessive prossime ai 20 km/h, che scendono a 16 km/l in città (principalmente causa delle marce accorciate del cambio) e circa 23 km/l su strade extraurbane. Volendo, è anche disponibile la modalitò Eco, che riduce la potenza erogata dal propulsore, abbassando anche i consumi. Guardando invece al listino, Dacia Duster risulta sempre e comunque la migliore alternativa sul mercato, con prezzi a partire da 17.750 euro per il benzina TCe da 90CV. Le versioni Diesel partono invece da 19.500 euro per l’allestimento Essential a trazione anteriore, mentre per la trazione integrale in allestimento Expression parte da 22.600 euro. Il nostro esemplare in allestimento Journey presenta un prezzo di listino da 23.900 euro che, con qualche accessorio, si avvicina a 25.000 euro.

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Considerazioni finali

Nessuna è come lei. Nata come vettura low cost e diventata la miglior offerta sul mercato in termini value-for-money, Dacia Duster tiene fede allo slogan iniziale che ha seguito il suo lancio: “Il suv al prezzo di una citycar”. Guardando oggi ai listini – nettamente cresciuti – si può facilmente capire come la forbice di prezzo tra 17 e 25 mila euro la posizioni perfettamente all’interno della fascia delle vetture di segmento B, ben più compatte e meno funzionali di Duster, e circa 7-10 mila euro inferiore rispetto alla base di listino delle principali rivali. Certamente le finiture interne non sono al pari dei brand generalisti o i premium tedeschi, ma spesso il cliente “tipo” di tale vettura è poco interessato a questo livello di qualità. Robustezza e praticità conquistano i suoi clienti, insieme ad un’identità visuale che sempre più si avvicina ai trend attuali, diventando quasi uno status symbol, dando infatti vita anche una community di automobilisti Dacia. Si tratta dell’ultimo aggiornamento del modello attuale, prima di trasformarsi completamente in vista del 2024 e mostrarci la terza generazione del suv straniero più amato dagli automobilisti italiani.

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