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Enrico Fumia, un designer avanti nel tempo

Enrico Fumia è uno dei più importanti designer italiani a cavallo tra gli anni '80 e i '90 del secolo scorso, avendo messo la sua firma su macchine di clamoroso successo

Ferrari F90 con Enrico Fumia
Ferrari F90 con Enrico Fumia

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L'automobile, anzi il disegno dell'automobile. Enrico Fumia fin dalla tenera età è stato attratto dalle quattro ruote, così seducenti e così cariche di fascino. Non potrebbe che essere così, per un uomo che nasce a Torino nel 1948, quando il capoluogo piemontese è ancora a pieno titolo la capitale dei motori, non solo d'Italia ma tra le principali al mondo. La sua carriera, una volta preso il volo, ha toccato due realtà prestigiose e uniche nel suo genere: Bertone e Pininfarina. Osservando i suoi progetti si capisce come nella mente di Fumia ci sia sempre stata una propensione naturale a interpretare il domani con gusto ed eleganza, anticipando di anni il senso del bello degli automobilisti. Anche per questo motivo può essere considerato come un designer avanti nel tempo, in cui innovare serve per rinnovare.

I primi passi

Fumia impugna la matita e disegna autovetture già quando aveva 5-6 anni, crescendo questa propensione naturale non la mette in un cassetto, ma la valorizza. A quindici anni reinterpreta lo stile della Ferrari 400 Superamerica del 1961 e lo fa per diletto personale. Quando compie diciotto anni arriva il primo successo in questo campo, ottenendo un trofeo prestigioso e molto difficile da agguantare: il "Concorso Grifo d’Oro" di Bertone nella categoria juniores. Questa gara è riservata solamente ai dilettanti e si estende esclusivamente all’Europa, richiamando ben 5374 partecipanti, di cui 1067 furono ammessi in finale. A spuntarla è proprio lui.

Nel frattempo, si laurea in ingegneria aeronautica al Politecnico di Torino, con una tesi sviluppata nella galleria del vento di Pininfarina. Ed è proprio quest'ultima realtà il sogno a occhi aperti di Fumia, il luogo in cui aspira a lavorare fin dai tempi della scuola, quando i suoi compagni lo chiamavano "Pininfumia". A volte il destino è benevolo e accontenta i desideri dei più meritevoli, così anche Fumia approda alla corte della grande carrozzeria piemontese.

Fumia e Pininfarina

Le proposte di Fumia diventano realtà in breve, così il designer di Torino riesce a mettere la firma sulla splendida Audi Quattro Quartz, esposta al Salone di Ginvera del 1981 e sulla Fiat Coupé Brio concept. Poco tempo dopo, tra le mani del giovane designer capita un pezzo da novanta: il concepimento di una nuova grande ammiraglia per Alfa Romeo. Un progetto ambizioso e pesante, ma che si rivelerà un autentico capolavoro. Fumia presenta il 17 giugno del 1983 lo stile definitivo dell'Alfa 164, al cospetto dello stesso Sergio Pininfarina che afferma: "È la più bella berlina che abbiamo disegnato in tempi moderni". L'auto entrerà in produzione soltanto quattro anni più tardi, nel 1987, confermandosi come un progetto riuscito sotto tutti i punti di vista.

Alfa Romeo 164: guarda la gallery 27

Sempre commissionate dall'Alfa Romeo all'atelier piemontese, Fumia concepisce le splendide e ammalianti GTV e Spider 916, due vetture sportive che disegna tra il 1987 e il 1988, ma che entrano in produzione soltanto nel 1995. In seguito, è anche l'autore della Ferrari F90, una misteriosa fuoriserie del Cavallino Rampante nata su base 512 TR, pensata su volere del Sultano del Brunei.

A capo del Centro Stile Lancia

Dopo un traumatico abbandono alla Pininfarina nel '91, Enrico Fumia approda al neonato Centro Stile Lancia. In questo periodo il suo più grande successo è quello della Lancia Y, l'utilitaria con spirito da ammiraglia, presentata al mondo con uno stile differente da quello di tutte le sue antagoniste coeve. La piccola di casa Lancia gli fu utile per conquistare il prestigioso premio Torino Piemonte Car Design Award nel 1996, che fece seguito a quello ottenuto nel 1988 per l'Alfa 164.

Lancia Y, guarda la gallery 5

Al timone del Centro Stile Lancia si è occupato anche del design della Lybra, seppur in modo parziale, e della controversa Lancia K Coupé, una vettura criticata all'epoca ma riscoperta con piacere negli ultimi anni. Ha prestato anche la sua classe a Maserati, interpretando gli interni della 3200 GT.

Nel 1999 Fumia termina l'esperienza con il Gruppo Fiat mettendosi in proprio con la Master Design, mentre risale al 2002 la fondazione della Fumia Design Associati, diventata nel 2009 Fumia Design Studio, che gestisce tuttora.

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