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Incentivi colonnine elettriche 2023: quali sono e come richiederli

Gli incentivi colonnine riguardano le wall box private o le stazioni di ricarica condominiali. Il limite del prezzo è di 1.500 euro per i privati e di 8.000 euro per i condomini, spese che vengono sovvenzionate all’80%. Ecco cosa sapere

Incentivi colonnine elettriche 2023: quali sono e come richiederli
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Anche per il biennio 2023-2024 sono in auge gli incentivi colonnine elettriche che prevedono il rimborso dell’80% delle spese sostenute per l’installazione di una stazione di ricarica privata oppure condominiale, fissando un tetto di spesa di 1.500 per le prime e di 8.000 per le altre.

Questi incentivi possono essere richiesti fino al 31 dicembre 2024 e, per ogni anno, è stato messo a disposizione un fondo di 40 milioni di euro.

Come funzionano le colonnine elettriche


Le colonnine private, quelle per esempio installate nel proprio garage, in quello aziendale o nell’area parcheggio di un centro commerciale, sono allacciate alla rete elettrica locale e chi le mette in opera si preoccupa che sottostiano alle norme vigenti.

Le colonnine di ricarica pubbliche, quelle che si trovano lungo le strade e le autostrade oppure presso le stazioni ferroviarie, sono installate dai fornitori di energia e sono concepite per erogare maggiore potenza rispetto a quelle private. Di norma sono equipaggiate in modo da potere rifornire più veicoli contemporaneamente.

Lo standard normativo di riferimento Iec 61851-1 prevede quattro differenti modalità di ricarica. La prima modalità di ricarica è quella lenta, avviene tramite presa elettrica casalinga. La seconda modalità, detta “ricarica media” e destinata all’uso privato, avviene tramite wall box ed è tipicamente erogata in corrente alternata. La terza modalità, detta ricarica rapida, si può trovare sia in ambito privato sia pubblico mentre la modalità 4, a uso esclusivo della ricarica pubblica e a corrente continua, è detta ultrarapida.

Quanto costa ricaricare auto elettrica alle colonnine

È una domanda ricorrente che non ha una risposta univoca. Il prezzo varia dalle politiche adottate dai singoli gestori e questo vale tanto per le stazioni di ricarica private quanto per quelle pubbliche. Qui abbiamo spiegato nel dettaglio tutto quanto occorre sapere e quali accorgimenti prendere per risparmiare il più possibile.

I fornitori tendono a creare abbonamenti che sostituiscono il pagamento spot per ogni ricarica, applicando tariffe che variano a seconda dei kWh acquistati e questo porta il prezzo a oscillare tra i 35 e i 79 centesimi di euro per kWh, tenendo presente che la ricarica ultrarapida ha un costo maggiorate rispetto alle altre.

Come pagare alle colonnine elettriche

Chi usa le stazioni di ricarica pubbliche e fa riferimento a un gestore di rete, questo rilascia una tessera per l’uso della colonnina e il costo sostenuto viene addebitato su carta di credito o su conto corrente. In alternativa ci sono app per dispositivi mobile che addebitano i costi su carta di credito e, anche se non è sempre possibile farne uso, diverse colonnine accettano anche denaro contante.

Chi usa una stazione privata troverà il costo di ricarica in bolletta.

Come funzionano gli incentivi per le colonnine elettriche

Gli incentivi sono destinati ai privati e ai condomini, sono quindi escluse le aziende. Il limite di spesa, come detto, è di:

  • 1.500 euro per i singoli
  • 8.000 euro per i condomini

I costi della colonnina variano a seconda della potenza e i prezzi, ai quali va comunque aggiunta la spesa per l’installazione, variano dagli 800 ai 2.000 euro circa. Supponendo una spesa totale di 2.000 euro per un singolo, il costo totale compreso l’incentivo sarà di 800 euro, perché l’80% del contributo si applica soltanto su 1.500 euro e non sulla parte eccedente, si avrà quindi un incentivo di 1.200 euro, ossia l’80% di 1.500 euro.

Come richiedere bonus colonnine elettriche 2023

Manca ancora il decreto attuativo firmato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, è probabile che il rimborso avverrà direttamente sul conto corrente del richiedente, motivo per il quale servirà allegare alla domanda la ricevuta di pagamento avvenuto in modo tracciabile.

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