
I punti chiave
Un viaggio estivo può trasformare un’auto in molto più di un mezzo di trasporto: compagna di strada, salotto mobile e scrigno di ricordi, esperienze ed emozioni. La nuova Kia Sorento Plug-in Hybrid ha ricoperto magistralmente questo ruolo durante il nostro itinerario estivo da Milano fino a Roccella Ionica, con tappe intermedie a Gallipoli e Rodi Garganico, prima di rientrare al capoluogo lombardo. Oltre 3.000 chilometri che hanno messo alla prova non solo il powertrain ibrido plug-in, ma anche la capacità del SUV coreano di garantire comfort, praticità e tecnologia in ogni condizione. Un’auto che, storicamente, ha accompagnato le famiglie di tutto il mondo (trattandosi di un modello globale) attraverso continenti, macinando decine di milioni di chilometri tra tutti i suoi acquirenti. E perciò, l’abbiamo ricollocata laddove è giusto che stia, in un viaggio lungo e “carica” di persone e bagagli. Il risultato? Una vettura che non si limita a spostarci ma che è diventata parte integrante (ed essenziale) dell’esperienza di viaggio. A dimostrazione che, nonostante ciò che si dice solitamente delle ibride “alla spina” – che sono efficaci solo in città e con ricariche frequenti - anche fuori dal loro habitat sono in grado di assicurare percorrenze positive e piacevoli momenti.

Design e dimensioni
La Kia Sorento PHEV si presenta con proporzioni generose (4,82 metri di lunghezza, 1,90 di larghezza e 1,70 di altezza), ma con un design equilibrato che trasmette solidità senza risultare eccessivo. Il frontale è imponente, scolpito dai gruppi ottici full-LED a matrice e dalla calandra Tiger Nose in versione evoluta, mentre la fiancata leggermente spiovente alleggerisce il volume della coda. I dettagli cromati e il disegno dei cerchi conferiscono un tocco premium che la avvicina alle rivali tedesche. Si riconosce una linea capace di assecondare sia i gusti europei, ma anche asiatici e americani. Nonostante la stazza, Sorento non appare mai così ingombrante: al contrario, il design sobrio ma personale le dona una presenza su strada elegante, quasi rassicurante. “Trasuda” modernità, robustezza e, perché no, anche rappresentanza.

Interni e tecnologia
Entrando nell’abitacolo, la percezione è subito quella di un ambiente curato e premium, con materiali morbidi al tatto, assemblaggi precisi e una plancia dominata dal doppio schermo da 12,3 pollici (strumentazione digitale e infotainment). Questa, funziona alla perfezione e fornisce un supporto concreto durante le sessioni di guida. L’interfaccia è abbastanza intuitiva e le informazioni sono facilmente reperibili con poche ore di apprendistato. Una maggior presenza di tasti fisici – soprattutto sulla plancia - avrebbe però aiutato in tal senso. Sul tunnel centrale rialzato (molto spazioso), si trovano invece diversi comandi per la gestione della trazione, della dinamica veicolo e del sistema ibrido. La configurazione a sette posti è, ovviamente, uno dei punti di forza: La seconda fila è scorrevole e reclinabile, consentendo di modulare lo spazio in base alle esigenze. La terza fila, solitamente sacrificata in molti SUV, risulta invece utilizzabile anche da adulti su tragitti medio-brevi, grazie alla presenza di prese USB-C e bocchette di aerazione dedicate e un discreto margine per le gambe (il bagagliaio scende a 179 litri). Quando non servono, i sedili posteriori scompaiono nel pianale, liberando un bagagliaio da 813 litri (fino a 1.996 litri abbattendo tutto).

La dotazione di comfort è da prima classe: sedili anteriori ventilati e riscaldati, posteriori riscaldati, climatizzatore tri-zona, prese USB-C per tutti i passeggeri, illuminazione interna full-LED e un impianto audio Bose capace di accompagnare degnamente i lunghi viaggi. Sul fronte tecnologico, spiccano la connettività completa con Apple CarPlay e Android Auto, i servizi live aggiornati per la navigazione, la barra multifunzione touch che alterna i controlli clima e infotainment, oltre a una suite di ADAS di livello 2 che assiste in autostrada e nelle manovre. Questa è risultata fondamentale durante le lunghe sessioni di guida attraverso lo stivale. Basta impostare il cruise control adattivo, la distanza desiderata dal veicolo che ci precede e mantenere sempre alta l’attenzione sullo spazio circostante. L’auto supporterà concretamente il conducente gestendo direzione, velocità, frenata e anticipando possibili situazioni scomode.

Prova su strada
Durante il nostro tour di oltre 3.000 km, la Sorento ha mostrato di essere una viaggiatrice instancabile. Il powertrain plug-in hybrid combina il 1.6 T-GDI turbo benzina (160 CV) con un motore elettrico (91 CV) e una batteria ricaricabile (13,8 kWh), per una potenza complessiva di 252 CV e 350 Nm di coppia. Il risultato è una guida sorprendentemente fluida e silenziosa, con partenze in elettrico perfette in città e riprese brillanti anche a pieno carico. La spinta dell’elettrico (anche a batteria scarica) fornisce quel supporto extra quando c’è bisogno di prendere velocità, lasciando poi le redini al motore a benzina quando c’è bisogno di mantenere ritmi più elevati. In autostrada, con l’auto completamente occupata e il bagagliaio pieno, i consumi si sono attestati attorno ai 13,5 km/l di media: un valore notevole considerando i 2.100 kg di massa e le velocità costanti tipiche dei lunghi trasferimenti. Ottima la fluidità del doppia frizione a sei rapporti sviluppato da Kia, capace di snocciolare rapidamente le marce (a patto che non gli si chieda di fare gli “straordinari” con forti accelerazioni e riprese energiche). Sfruttando le ricariche durante le soste, si riesce a ridurre ulteriormente il fabbisogno di benzina, alzando così la media tra i 15 e i 16 km al litro. Rispetto ad altre plug-in più moderne, manca una ricarica rapida in corrente continua, che avrebbe sicuramente velocizzato le operazioni per il rifornimento di elettroni – e ridotto ulteriormente i consumi, anche in viaggio.
La posizione di guida rialzata, unita alla silenziosità di marcia e alla qualità delle sospensioni, restituisce un comfort da prima classe. Le telecamere a 360°, precise e dettagliate, aiutano a gestire le dimensioni nelle manovre urbane, mentre la trazione integrale e le modalità di guida dedicate consentono di affrontare anche sterrati leggeri senza esitazioni. Difficile trovare degli ostacoli insormontabili per lei, trovandosi a suo agio anche fuori dall’asfalto, senza però cimentarsi in un vero e proprio off-road impegnativo.
Prezzi
La Kia Sorento è proposta sia in versione HEV che PHEV, con prezzi che partono da circa 49.650 euro per la ibrida full hybrid e da oltre 56.350 euro per la plug-in hybrid. Non manca il diesel, reintrodotto nell’ultimo aggiornamento, con prezzi a partire sempre da 49.650 euro. Gli allestimenti disponibili – Business, Style ed Evolution – sono completi sin dalla base: 7 posti di serie, ADAS, luci full-LED, navigatore, keyless, clima tri-zona e infotainment da 12,3 pollici. Rispetto alle rivali tedesche, la Sorento offre un rapporto qualità/prezzo molto competitivo, posizionandosi come un’alternativa premium senza il peso del blasone, ma senza rinunciare a nulla di concreto.
Il viaggio da Milano alla punta dello Stivale ha dimostrato che la Kia Sorento PHEV non è soltanto un SUV spazioso e tecnologico, ma una vera e propria compagna di viaggio. Comoda, accogliente e capace di mettere al centro le persone, ha saputo unire razionalità ed emozione, qualità e concretezza, prestazioni e consumi abbastanza equilibrati.
In un mercato in cui le scelte di mobilità sono sempre più condizionate dall’equilibrio tra efficienza e piacere di guida, la Sorento PHEV si conferma come una proposta convincente: un SUV che studia da premium e che, chilometro dopo chilometro, si è guadagnato il titolo di regina del comfort.