Basata sulla nuova BMW M4 Competition, la 3.0 CSL riporta in auge la storica sigla con un modello a tiratura limitata e dal prezzo prossimo ai 750 mila euro. Come festeggiare al meglio i 50 anni della divisione sportiva M di BMW? Semplice, con un modello a tiratura super limitata, dalle forme inedite e con specifiche tecniche/meccaniche mai raggiunte dai più “convenzionali” modelli M. Si chiama BMW 3.0 CSL ed è l’ultima proposta del costruttore bavarese, un modello sportivo pensato, progettato e creato internamente a BMW M, per raggiungere il più puro piacere di guida ed entusiasmare 50 fortunati collezionisti che potranno permettersela. Il prezzo d’acquisto non è ancora stato rivelato ma alcuni rumors rivelano una cifra davvero esorbitante: quasi 750 mila euro. Nuova BMW 3.0 CSL, operazione revival e cura dimagrante.
Non serve molto per capire da dove tragga ispirazione questa 3.0 CSL. La scocca e la meccanica sono strette parenti della BMW M4 Competition già conosciuta, sebbene ogni componente sia stato rivisto da cima a fondo, con una cura maniacale dei dettagli e un’attenzione certosina per il raggiungimento della perfezione. Ritorna così in auge la celebre sigla CSL, acronimo di Coupé, Sport, Lightweight, senza perciò nascondere l’approccio dimagrante che propone rispetto alla tradizionale M4. Come la storica M3 CSL E46 e l’omonima 3.0 CSL da cui riprende l’ispirazione, il peso ha rappresentato un fulcrom importante nel progetto sebbene BMW non abbia comunicato il valore effettivo: BMW ha comunicato un valore di 2,9 kg/CV, il che si traduce in un peso, probabilmente in ordine di marcia, di circa 1.624 kg. Tale risultato è stato infatti raggiunto grazie all’impiego di materiali come l’alluminio (per portiere, cofano e baule) o altri compositi ultra leggeri in CFRP per tetto, componenti laterali, l’interno del bagagliaio, oltre ad innumerevoli elementi realizzati in carbonio per gli interni.
Lo spoiler superiore è realizzato in fibra di vetro mentre dal retro si possono scorgere i nuovi terminali, inglobati nell’inedito sistema di scarico in titanio, così da risparmiare altri 4,3 kg. Sono stati inoltre rimossi gran parte dei pannelli fono assorbenti collocati all’interno, oltre alla rimozione dei sedili posteriori e all’impiego di sedili anteriori a guscio con intelaiatura in carbonio (senza regolazione elettronica). Tra le rinunce in ottica peso, si segnalano anche il power steering e i vetri elettrici. Aerodinamica da “batmobile” Intrinseco nel significato della sigla CSL vi è anche la grande attenzione al comparto aerodinamico. La nuova BMW 3.0 CSL sfoggia infatti una carrozzeria e un design che mescolano elementi stilistici e funzionali, senza far trasparire una netta preponderanza di alcun fattore. Si ispira, come scema generale, alle appendici aerodinamiche originariamente istallate sulla storica 3.0 CSL, soprannominata anche “Batmobile” per la sua forma così particolare. Si possono così notare nuove appendici aerodinamiche soprattutto nel frontale, con il nuovo splitter inferiore, nuove prese d’aria sul paraurti inedite, un kit aerodinamico laterale specifico e l’imponente ala nel posteriore. Questa, collabora con lo spoiler presente sul tetto per massimizzare il carico aerodinamico nel retrotreno. La messa a punto dell’aerodinamica ha richiesto oltre 200 ore di lavoro e 50 ore nella galleria del vento per delle simulazioni sul concept fisico dell’auto. Piccolo aneddoto: l’auto del 1972 si ispirava alla vettura da gara e per questo sfoggiava un alettone particolarmente vistoso che, però, non era omologato per l’utilizzo su strada, almeno in Germania.
Per questa ragione, l’auto era venduta senza ala posteriore, la quale era lasciata nel bagagliaio, a discrezione del cliente. Un sei cilindri come nessuno. Nonostante sia un lontano parente del sei cilindri (S58) installato anche sulla BMW M4, il nuovo sei cilindri in linea Twin-Power ha ricevuto un trattamento specifico di BMW M per diventare il più potente mai installato su una vettura stradale. Si tratta, con ogni probabilità, dell’ultimo step evolutivo per questo sei cilindri, largamente impiegato su tutta la gamma BMW M. Tra le principali modifiche si segnala la presenza di pistoni alleggeriti, albero motore forgiato e ultra-leggero, testata realizzata con la tecnologia della stampa 3D e altre soluzioni per ridurre gli attriti all’interno del blocco motore. È presente l’ultimo livello tecnologico disponibile per l’M Twin Power Turbo Technology, così da erogare ora ben 560 CV e 550 Nm di coppia, con una linea rossa fissata a ben 7.200 giri/min.
Non poteva poi mancare lo schema meccnico per eccellenza, quello più votato a regalare il massimo delle emozioni in pista. Si parla ovviamente della sola trazione posteriore, con tanto di cambio manuale a sei rapporti. Si tratta di un selettore appositamente sviluppato per la 3.0 CSL, con attuatori e sincronizzatori derivati dal mondo della pista, per assicurare massima precisione in cambiata e un maggior feeling con la meccanica. Una particolare tecnologia, inedita per BMW, consente di ridurre al massimo il pericolo di slittamento della frizione in fase di scalata, per migliorare le performance in pista in caso di forti frenate. Può essere attivato o disattivato dal conducente. Non manca poi il nuovo M Active Differential, completamente configurabile a livello elettronico dalla dashboard tramite il DSC, per poter indirizzare fino al 100% della coppia su una singola ruota. Ciclistica da “pronto-pista” Il collegamento con il mondo del motorsport è ovviamente elevato, così da rendere la 3.0 CSL un’arma praticamente pronta da Track Day (sebbene popolerà più probabilmente i saloni di alcuni collezionisti, ndr).
Nel frontale presenta un layout a doppio braccio oscillante mentre un multilink a cinque leve popola il retrotreno, supportato dal nuovo assetto a controllo elettronico M. L’impianto frenante maggiorato non può che sfoggiare un sistema con dischi carboceramici M (400 mm all’anteriore e 380 mm al retro), con pinze a sei pistoncini. I controlli di stabilità sono completamente disattivabili, così da regalare il massimo del piacere e dell’esperienza in pista. L’intero processo di messa su strada e collaudo ha richiesto quasi sei mesi di test in diversi contesti, nonostante buona parte dei chilometri siano stati effettuati sul famigerato Nurburgring Nordschleife, il celebre circuito tedesco da oltre 20 km. Completamente nuove anche le ruote, con cerchi forgiati in leghe leggere da 20” all’avantreno e da 21” nel retro, ospitati dalle nuove fiancate più larghe, grazie a passaruota specifici. Inedito il design ad “Y” dei cerchi in lega, con la nuova tinta oro ispirata alle ruote della celebre CSL del ’72, con tanto di monodado centrale.
Quel pomello bianco… Anche gli interni, sebbene stravolti su molti aspetti, riescono a ricreare quel classico cockpit delle auto BMW. Il doppio schermo digitale, con la dashbord interattiva e tutte le funzionalità di connessione con smartphone e con la rete sono rimaste invariate, mentre una serie di materiali ricercati ha arricchito la plancia, incluso il numero progressivo che identifica l’edizione limitata. Il tunnel centrale è interamente realizzato in carbonio, mentre sui pannelli portiera e sul cruscotto è presente un misto di alluminio, alcantara e carbonio. Anche il volante sportivo M è stato arricchito con l’alcantara per l’impugnatura e il carbonio per le due razze centrali. Nel retro, al posto dei sedili posteriori, trovano posto due vani dove poter riporre i caschi da utilizzare durante le sessioni in pista; a tal proposito, i poggiatesta dei sedili possono essere privati dell’imbottitura supplementare, così da non ingombrare mentre si utilizza il casco.
La ciliegina sulla torta per l’abitacolo non può che essere la splendida leva del cambio manuale, messa in evidenza grazie al pomello realizzato in materiale plastico ultraleggero, così da risplendere nell’abitacolo più scuro. Auto “artigianale” Per il raggiungimento di tale livello di esclusività, BMW M ha formato un team di tecnici altamente qualificati, formati e focalizzati su questo singolo progetto, al fine di elevare notevolmente la qualità rispetto alle altre BMW M più convenzionali. Solo per il complesso reparto di verniciatura, BMW ha destinato 30 artigiani particolarmente esperti, così da ottenere la specifica livrea tricolore della casa bavarese. La sede scelta per la produzione della 3.
0 CSL non poteva che essere quella di Dingolfing, fiore all’occhiello della fabbrica, nel sud della Bavaria (la stessa in cui vengono prodotte le BMW Serie 7 e le Rolls-Royce). Sono infatti richiesti quasi 3 mesi dall’inizio alla fine del ciclo di produzione di tutti e cinquanta gli esemplari, con solo 10 giorni destinati all’assemblaggio di ognuno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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