Peugeot 408, il crossover “tuttofare” che non passa inosservato. Ibrido plug-in da 225 CV

Design ricercato, ottimi materiali e un sistema ibrido che convince anche a batteria scarica

Peugeot 408, il crossover “tuttofare” che non passa inosservato. Ibrido plug-in da 225 CV

Nuova Peugeot 408 è la massima espressione della voglia di cambiamento che si respira ai piani alti della casa francese. Un corso stilistico avviato dal 2018 con la nuova 508 e giunto oggi al suo apice con l’introduzione di un veicolo completamente inedito - per la casa d’oltralpe ma anche per il mercato - non essendo di fatto catalogabile con nessuna “etichetta” standard. Riprende la nomenclatura di Peugeot 406 e 407 prima di lei (classiche berline tre volumi), sebbene risulti un po’ berlina coupè, un po’ familiare e un po’ SUV/Crossover, riuscendo ad amalgamare in un solo prodotto diverse esigenze, gusti e tendenze del mercato automotive attuale. 408 colpisce allo sguardo, sorprende a bordo e convince su strada, con ottimi livelli di comfort e buone percorrenze, anche con la più tecnologica motorizzazione ibrida plug-in da 225 CV da noi testata. Il listino di nuova Peugeot 408 parte da una base di 33.800 euro.

Peugeot 408, le foto del crossover “tuttofare” 14

Design e dimensioni

Nuova Peugeot 408 è costruita a partire dalla già nota piattaforma EMP2 della casa francese, ex PSA ora racchiusa sotto al cappello delle architetture STLA che sono entrate a far parte degli “scaffali” di Stellantis. Moderna, elettrificata e tecnologica, accoglie con facilità i 4,69 metri di lunghezza di 408, per 1,85 m di larghezza e solo 1,48 m di altezza. Come anticipato, pur essendo rialzata da terra non la si può pienamente considerare un crossover e tantomeno un SUV, risultando più bassa di 1,50 metri. La forma è slanciata, affusolata, con moltissime linee di tensione che la percorrono dal frontale alla coda, direttamente integrata nella linea discendente del tetto. Potremmo chiamarla Fastback, per essere in linea con le nuove nomenclature. Una berlina che gioca a fare la SUV, senza però rendersi banale. Questo è 408, una trovata originale di Peugeot che, però, sono certo sarà largamente apprezzata tanto dai giovani quanto dagli automobilisti più tradizionali.

Il frontale non si discosta molto da quanto visto con nuova Peugeot 308, grazie ad una mascherina in tinta carrozzeria ad effetto tridimensionale che si integra con i nuovi gruppi ottici a matrice di led adattivi. Ai lati gli iconici artigli del leone, con la luce led diurna che parte dal proiettore terminando nelle modanature nere lucide tipiche dell’allestimento GT. La zona inferiore della carrozzeria è caratterizzata da una modanatura in plastica nera, che ne eleva visivamente il corpo dall’asfalto, supportata anche dagli imponenti cerchi in lega da ben 20” del nostro esemplare (optional da 300 euro, 19” di serie). Il design di questi è estremamente originale, non radiale come di consueto, ma in grado di replicare quel senso di tensione che interessa tutto il design. Il motivo dello spigolo vivo è pressochè ovunque, come si può apprezzare sopra al passaruota posteriore dove si intersecano tre linee di fiancata, donando muscolarità alla vettura. Il retro è poi particolarmente riuscito, non esteticamente pesante ma elegante e affilato al tempo stesso, con i bei gruppi ottici a led dal triplice motivo verticale. Particolarmente apprezzati alcuni dettagli come lo spoiler sagomato tra il lunotto e il tetto e, ancor di più, il piccolo deflettore integrato nella linea di coda. Da non perdere poi i nuovi loghi della casa francese, con il leone in bella vista sulla mascherina frontale e, a sorpresa, sotto agli specchietti esterni.

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Interni: tanto spazio, qualità e tecnologia

La nuova era di Peugeot ha spinto molto sulla ricercatezza estetica che, ovviamente, non può non interessare anche gli interni. Il concetto di i-Cockpit è giunto ora alla sua seconda generazione, caratterizzato da un volante piccolo e sagomato posto generalmente più in basso rispetto alle altre auto, quanto basta per liberare il campo visivo sopra ad esso, dove è stata collocata la nuova strumentazione interamente digitale. In questo modo lo sguardo non si distoglie mai dalla strada e grazie al volante piccolo si ha la sensazione di gestire una vettura più agile e compatta, ma ne parleremo in seguito. Bisogna solamente prendere dimestichezza con la regolazione elettronica del sedile e, una volta trovata la propria posizione di guida ideale, il gioco è fatto. Coccolati dalle morbide ed ergonomiche sedute sportive in pelle traforata (anche riscaldati e dotati di funzione massaggio, peccato non siano anche ventilati, optional da 1.000 euro) si può contemplare il moderno e tecnologico abitacolo.

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Nota di merito per i sedili, certificati AGR - ente posturale tedesco - che offrono sempre molto sostegno laterale e per la zona lombare: anche in questo caso ho dovuto “smanettare” un po’ per trovare l’inclinazione e il supporto adeguato per la zona bassa della schiena. Da lode la sapiente alternanza di materiali, textures e colori sulla plancia, senza però apparire mai caotica o disordinata. Si sviluppa su più livelli ed è come se volesse abbracciare gli occupanti, lasciando comunque adeguato spazio per gambe e spalle. In mezzo si staglia il nuovo sistema di infotainment da circa 10”, rivisto per questa ultima generazione e supportato dal piccolo pannello sottostante, chiamato i-Toggles display: si possono organizzare alcuni tasti digitali che fungono da scorciatoie per il sistema, così da non perdersi nei sottomenù del sistema. Sotto ancora altri tasti fisici per richiamare altre funzioni principali come ADAS e, fortunatamente, la climatizzazione. Il tunnel è molto alto, con tanto di poggia braccio, pozzetto, due porta bevande, basetta di ricarica wireless per il telefono (optional da 150 euro) e alcuni vani. Non manca la connettività anche wireless con Apple e Android o la navigazione integrata, oltre alle luci soffuse, radio DAB e tutto ciò che ci si aspetta di trovare su un’auto Premium. Si, perché Peugeot sta, di fatto, abbandonando il mercato generalista, almeno dal punto di vista della qualità percepita.

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Rispondono anche presente ben quattro prese USB in tutta la vettura, oltre alle immancabili bocchette d’aerazione posteriori e lo scenografico tetto panoramico e apribile, ad un costo extra di 950 euro. Di serie su questo allestimento anche la retrocamera e i sensori di parcheggio ma per chi volesse, sono disponibili anche le telecamere a 360 gradi, dall’elevata qualità e ad un prezzo di circa 400 euro. Ottima la visibilità anche di notte, sebbene alle volte cambi la prospettiva nel bel mezzo di una manovra o quando ci si avvicina ad un ostacolo. Per gli immancabili poi, a 850 euro è disponibile il super impianto audio Focal: notevole la qualità del suono, aiutata anche dall’ampio materiale fono-assorbente intorno all’abitacolo e ai doppi vetri, in grado di contenere le onde sonore e riparare dal rumore esterno. Da lode i rivestimenti gommati o felpati di quasi tutti i vani, dal cassetto porta oggetti anteriore al bagagliaio. Rispetto a 308 però, nuova 408 beneficia di molto più spazio per i passeggeri posteriori, grazie anche ad un passo ora cresciuto fino a 2,79 metri, anche più di 308 SW. Ne guadagna anche la poltrona posteriore, ora più comoda e accogliente. Si perde però un po’ di bagagliaio nelle versioni ibride per via della componentistica elettrica: per 408 a benzina si parte da 536 litri e si scende a 471 per le ibride (anche se, alla vista, sembra essere leggermente meno).

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Meccanica ibrida e piattaforma

In un universo parallelo, libero da questioni ambientali e imposizioni dell’UE, 408 sarebbe stata la cruiser diesel per eccellenza. Comoda, spaziosa e un bel 2.0 BlueHDI abbinato all’automatico EAT8 sarebbe stata “la morte sua”, come si suol dire. Torniamo però alla realtà, la nostra, nella quale è equipaggiata con tre opzioni di motore: l’1.2 3 cilindri turbo benzina da 131 CV, l’1.6 plug-in da 180 o da 225 CV, tutte abbinate di serie all’automatico EAT8 e alla trazione anteriore. Orientarsi tra le due motorizzazioni (benzina o ibrido) è piuttosto semplice: se si dispone di un box nel quale poter caricare o una colonnina vicino a casa, l’ibrido è la scelta migliore, altrimenti meglio optare per il benzina. Nonostante la modestia del piccolo 1.2 3 cilindri, non bisogna partire prevenuti: la massa in ordine di marcia è di soli 1.390 kg e quindi non presenta alcun problema a spostare agilmente 408, ma ci riserviamo ulteriori giudizi per una prova dedicata che speriamo di fare in futuro.

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Tornando al nostro ibrido da 225 CV, si tratta della punta di diamante di 408, che unisce il già noto 1.6 PureTech 4 cilindri turbo da ben 180 CV ad un motore elettrico anteriore, integrato nel cambio, da ben 110 CV. La potenza complessiva arriva così a 225 CV e 320 Nm di coppia istantanea. Il tutto è stato sviluppato ad hoc per la piattaforma EMP2, aggiornata per poter ospitare diverse alimentazioni per tutta la famiglia di veicoli Stellantis (a breve arriveranno anche 308 e 408 elettriche). La batteria da 12,1 kWh è invece collocata nella zona posteriore del telaio, sotto al piano del bagagliaio e dietro alla seduta. Il caricatore di bordo accetta fino a 3,6 kW ma con 400 euro si può richiedere l’utilissimo caricatore da 7,4 kW, così da ricaricare la batteria in meno di 2 ore. Da rete domestica sono invece necessarie circa sei ore e mezza per un pieno di elettroni.

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Ibrido da 225 CV: spinge bene e ha sempre grinta

L’approccio alla guida di 408 infonde fiducia fin da subito. Una volta trovata la propria posizione ideale, l’auto sarà in grado di isolarci quasi completamente dai rumori esterni e dalle vibrazioni del manto stradale. Nonostante gli enormi cerchi da 20” e la bassa spalla, la taratura delle sospensioni è davvero magistrale. Sorreggono quanto basta durante i cambi di direzione, supportando l’imbardata a dovere ma digeriscono perfettamente qualsiasi buca. Forse, a memoria, uno dei migliori assetti passivi (non a controllo elettronico) recentemente provati. Macinare chilometri in sua compagnia è un piacere, soprattutto quando si attiva il motore elettrico, abbastanza spesso in città e più di quanto mi sarei aspettato in extraurbano.

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A differenza di altri sistemi ibridi, quello di Peugeot predilige il funzionamento in elettrico anche se si imposta la modalità “Hybrid”: la centralina tenderà a scaricare quasi completamente la batteria prima di passare al motore a benzina, salvo pressioni energiche sul pedale del gas. In alternativa, è possibile impostare la modalità e-Save dal sistema di bordo, così da preservare un determinato quantitativo di autonomia per un impiego futuro. Impostando la modalità Electric invece, l’auto utilizzerà forzatamente solo il motore elettrico, fino al termine dei circa 50 km disponibili in elettrico. 408 sorprende però nella fluidità di marcia, tanto in città quanto su strade extraurbane. Negli spazi ristretti il guizzo dell’elettrico (sempre disponibile, anche a batteria scarica) aiuta nelle ripartenze al semaforo, supportando anche quando desideriamo effettuare dei sorpassi rapidi. Le manovre avvengono quasi sempre in elettrico e, ovviamente, il cambio EAT8 risulta notevolmente migliorato rispetto agli impieghi passati, senza presentare quel fastidioso saltellamento in scalata o quando siamo prossimi all’arresto – come invece avveniva quando accoppiato ai motori a benzina o diesel del brand.

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Nonostante poi i limiti delle meccaniche ibrida, questo sistema si comporta egregiamente in ambito extraurbano, nel quale l’unità a benzina è in grado di viaggiare “rilassata” con la sesta marcia mentre l’elettrico interviene sovente per aiutare nelle riprese o nei sorpassi. Non bisogna temere in alcun modo l’assenza di prestazioni poiché l’insieme dei 180 CV del motore Puretech e i circa 110 CV dell’elettrico assicurano sempre ripartenze vigorose, senza deludere nemmeno in caso di batteria quasi scarica. In autostrada invece il funzionamento risulta quasi interamente a carico del motore a benzina e, senza strapazzarlo, è in grado di assicurare grandissimo comfort e silenziosità a bordo, aiutato anche dal contenimento del rumore dall’esterno. Piccola nota stonata invece la modularità della frenata, alle volte non costante quando si passa dalla frenata rigenerativa a quella meccanica delle pinze dei freni. Pienamente promossi anche i sistemi adas, sempre pronti ad intervenire non appena si cerca di superare la linea della corsia senza aver messo la freccia o assistendoci in autostrada, tra mantenimento attivo della corisa e cruise control adattivo. Un plauso, infine, al sistema di illuminazione, impeccabile anche a notte fonda e in zone poco illuminate, lontano dai centri abitati, capendo autonomamente quando attivare o disattivare gli abbaglianti per non infastidire gli altri automobilisti.

Autonomia e consumi

A batteria carica non è impossibile raggiungere i circa 50 km in ambito urbano, sfruttando a dovere anche la modalità “B” (per Brake) che aumenterà la frenata rigenerativa ricaricando maggiormente durante i rallentamenti. Spostandoci lontano dalle città, su strade extraurbane, non è invece impossibile superare anche i 65 km di autonomia. Più complesso invece il discorso in autostrada: come è lecito aspettarsi, salgono i consumi e diminuisce l’autonomia, intorno ai 35/40 km. A batteria scarica invece, nei circa 300 km in sua compagnia, (con un pieno di elettroni e con una ricarica intermedia da metà batteria), abbiamo segnato delle percorrenze medie di 21,5 km/l, alternando un 60% di tragitto autostradale, 35% extraurbano e solo il 5% autostradale. Utilizzandola solamente in modalità ibrida, senza alcuna autonomia nella batteria, il consumo medio scende intorno ai 14,5 km/l in città, circa 18 km/l in extraurbano e 14 km/l in autostrada.

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Considerazioni finali

Peugeot 408 si è dimostrata un’auto estremamente originale, ben sviluppata e capace di ritagliarsi una posizione di tutto rispetto nella gamma dei modelli Peugeot. Quasi unica sul mercato, con poche o nessuna rivale con le sue caratteristiche e in grado di offrire tantissimo spazio e comfort ai suoi passeggeri. L’effetto Wow su strada è assicurato, soprattutto con la nostra colorazione Blu Obsession – di serie – e in allestimento GT, il più ricercato e che meglio si sposa con le sue linee.

Il prezzo di listino parte da 33.800 euro ma per una versione a benzina 130 CV in allestimento GT, ci si avvicina a circa 39.000 euro. Per il nostro esemplare in prova, con allestimento GT e motorizzazione Hybrid 225 il prezzo di listino è 50.200 euro.

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