
Mortefontaine, un nome che potrebbe sibilare come qualcosa di sinistro, ma non è così. In questa tranquilla località francese, a un tiro di schioppo dal regale Chateau di Chantilly, si snoda in mezzo a una fitta vegetazione un centro tecnico con tanto di pista che, nel corso della storia, ha permesso di sviluppare alcuni dei modelli più iconici di Renault: dalla R19 alla Safrane, passando per la R4 e la prima generazione di Espace. “Ritornando al futuro” e parafrasando il titolo della mitica pellicola di Robert Zemeckis, proprio qui abbiamo potuto testare di prima mano un nuovo capitolo del grande libro del costruttore francese: la Renault Symbioz Full Hybrid E-Tech 160. La C-SUV transalpina che indossa con orgoglio la seconda generazione del sistema full hybrid, il quale migliora sotto molteplici aspetti, come andremo a illustrarvi nelle prossime righe.
L’evoluzione dell’ibrido di Renault
Il primo embrione del sistema E-Tech lo abbiamo visto nel lontano 2010, ben quindici anni fa. Poi, l’evoluzione ha fatto il suo corso e ci sono state molte tappe importanti. Alla progressione di questa tecnologia ha contribuito in prima persona il team Renault di F1 fra il 2011 e il 2013, specialmente grazie allo studio del Kers, poi una tappa importante è stata quella della Democar chiamata Eolab che ha portato su strada la visione intrapresa qualche anno prima. Infine, arriviamo alla prima generazione di E-Tech targata 2020 e a tutta la schiera di veicoli che Renault (a partire dalla Clio) ha immesso in commercio con grande successo: oggi è stata superata la fatidica quota di 1.000.000 di esemplari. Ora, tocca alla Symbioz inaugurare la nuova stagione dell’E-Tech insieme al SUV Espace.

Cosa è cambiato rispetto al passato
La nuova motorizzazione, evoluzione diretta della precedente 1.6, guadagna potenza, coppia e reattività, grazie a un’architettura mista: motore termico quattro cilindri da 1.8 litri da 110 CV (ora a ciclo Atkinson), due motori elettrici (uno da 20 CV per lo starter e un altro da 50 CV) alimentati da una batteria da 1,4 kWh, e trasmissione multimodale senza frizione con innesto a denti. L’architettura, invece, è da 280 V. Il risultato è un sistema ibrido full di tipo serie-parallelo, dotato di intelligenza meccanica e software, capace di gestire fino a 15 combinazioni di funzionamento tra termico ed elettrico.
I risultati sono presto detti: rendimento del 40,5% e consumi ridotti del 9% rispetto alla versione antecedente. Il dichiarato è di 4,3 litri ogni 100 chilometri per un’autonomia complessiva di 1.000 chilometri, e 98 g/km di emissioni di CO2. Numeri ai vertici della categoria per efficienza. In ogni caso, la potenza di sistema raggiunge i 160 CV, mentre la coppia del motore termico sale a 172 Nm, erogati in basso, a partire da circa 2.000 giri. Le prestazioni migliorano sensibilmente: accelerazione 0-100 km/h in 9,1 secondi, contro i 10,6 della versione passata.
Spazio a volontà
A livello di look, la Renault Symbioz E-Tech 160 si contraddistingue per linee nette e chiare. All’anteriore si notano i fari appuntiti e la nuova firma luminosa del marchio, mentre al centro della calandra si erge con fierezza il rinnovato simbolo della Casa. Al posteriore fanno capolino delle luci affusolate, mentre le parti laterali sono decisamente scolpite.
In ogni caso, la C-SUV transalpina non rinuncia a nulla in termini di praticità. Con una lunghezza di 4,41 metri è sì compatta, ma grazie alle soluzioni scelte nell’abitacolo si viaggia molto comodi. Il merito è da attribuire anche alla panca posteriore basculante, che può andare avanti e indietro di ben 16 centimetri. Inoltre, per chi è alla ricerca di un bagagliaio capiente sarà soddisfatto: si parte da 624 litri, ma si può arrivare fino a 1.682 litri con l’abbattimento degli schienali. Senza contare che il pianale è piatto, così caricare le valigie diventa molto più facile.

Le dimensioni nel dettaglio:
- Lunghezza: 4,41 metri;
- Larghezza: 1,79 metri;
- Altezza: 1,57 metri;
- Passo: 2, 63 metri;
- Bagagliaio: 624 – 1.682 litri.
Tecnologia a bordo
A bordo, rispetto a prima non cambia molto. Bisogna, però, citare il sistema multimediale OpenR link con Google integrato, il quale permette una gestione fluida dei servizi digitali e della navigazione, mentre il tetto panoramico opacizzante Solarbay, di derivazione Scenic, aggiunge un tocco premium. Non ha la tendina ma si può far diventare più scuro elettronicamente grazie ai cristalli liquidi.

Inoltre, la nuova trasmissione smart multimodale è stata rivista per offrire cambi marcia più fluidi, silenziosi e rapidi. Il comando elettronico e-shifter consente inoltre di scegliere la modalità B per incrementare la rigenerazione durante la decelerazione, migliorando ulteriormente l’efficienza.
Come va su strada
Al volante della nuova Renault Symbioz Full Hybrid E-Tech, i miglioramenti rispetto alla precedente versione da 1.6 litri si percepiscono con una certa immediatezza. Già la generazione precedente si distingueva per un comportamento morbido nel traffico urbano, con cambi marcia quasi impercettibili e un utilizzo del motore termico ridotto al minimo. Ora, con la nuova motorizzazione, lo schema resta invariato nella filosofia, ma si arricchisce di un’ulteriore fluidità nei passaggi di coppia, in particolare nelle situazioni più dinamiche.
La nuova rapportatura del cambio e la gestione elettronica rivista si fanno apprezzare nella guida briosa: accelerazioni improvvise, tratti misti e percorsi tortuosi mettono in evidenza una reattività superiore. I ritardi nell’innesto delle marce inferiori sono stati sensibilmente ridotti e, anche in condizioni meno favorevoli – come una brusca decelerazione seguita da una pronta ripartenza – le incertezze si contano sulle dita di una mano.

Va detto che il percorso di test, prevalentemente pianeggiante e poco trafficato, non ha consentito di sondare tutti gli scenari possibili. Tuttavia, anche in questo contesto, il miglioramento nella prontezza ai bassi regimi è evidente. Il motore termico, grazie alla maggiore coppia e alla migliore taratura della trasmissione, riesce a entrare in gioco con maggiore progressività, riducendo anche l’effetto acustico tipico delle fasi di accelerazione più marcata.
Bene anche il comparto telaistico: lo sterzo si conferma preciso, con un buon ritorno, mentre le sospensioni assorbono bene le asperità e mantengono l’assetto composto anche nei cambi di direzione più rapidi. Una nota di merito va alla funzione B del cambio, utile in città e nei tratti collinari: aumenta il freno motore e, di conseguenza, il recupero energetico in rilascio. Nella pratica, permette di utilizzare molto meno il pedale del freno, aumentando comfort ed efficienza.
Renault Symbioz: il listino prezzi
Il listino prezzi della Renault Symbioz Full Hybrid parte da 33.950 euro in allestimento Techno, sale a 35.450 euro per la Espirit Alpine e arriva fino a 36.950 euro per la Iconic, la più ricca di tutte.