Porto CervoTecnologia tedesca, eleganza italiana: la nuova Volkswagen Polo può riassumersi così. Poche parole, semplici, chiare come le forme disegnate per vestire la quinta generazione della vettura che, come la Golf, porta un nome che ha la forza di un marchio e che è stata prodotta, dal 1974 a oggi, in 10,6 milioni di pezzi. È la prima Volkswagen curata, fin dallo sviluppo iniziale, da Walter de Silva dopo essere divenuto responsabile del design di tutti i brand che fanno capo al gruppo di Wolfsburg, assistito da Flavio Manzoni, responsabile del design creativo del gruppo. Non è stata disegnata per stupire con gli effetti speciali, la nuova Polo, più lunga e più larga della precedente (la lunghezza sale a 3,97 metri e la larghezza passa a 1,68), anche se fin dal primo sguardo è capace di attirare lattenzione per la pulizia dei tratti e lequilibrio complessivo, peculiarità che si ritrovano nella realizzazione dellabitacolo.
È una bellezza che non celebra se stessa, ma è finalizzata a trasmettere allesterno la sostanza tecnica e tecnologica nascosta sotto la pelle e la qualità costruttiva unanimemente riconosciuta alle vetture della casa tedesca, insomma lautomobile che tutti i «sales manager» vorrebbero avere da vendere. Lo ha fatto capire chiaramente Christian Klingler, responsabile mondiale delle vendite Volkswagen (a lui riporterà, dal 1° agosto, Luca de Meo come direttore marketing), alla presentazione internazionale che si è svolta in Costa Smeralda dove già avevano debuttato la terza e la quarta serie, una scelta che lascia trasparire un po di italica scaramanzia.
Le strade intorno a Porto Cervo sono del resto le più adatte per mettere alla prova una vettura come la nuova Polo, che si presenta con un telaio e una serie di motori che sottolineano una vocazione più dinamica rispetto alla serie precedente, una sportività confermata in ogni dettaglio, a cominciare dalla carreggiata allargata e dai pneumatici di maggiori dimensioni. Di serie, per la prima volta su tutta la gamma, cè il controllo della stabilità Esp, dispositivo che eleva la sicurezza attiva della vettura che, sul fronte di quella passiva, può già fregiarsi delle cinque stelle EuroNcap. Al volante, indipendentemente dalla motorizzazione, la sensazione è di guidare una Golf in versione compatta, sulla quale troviamo tutte le doti caratteristiche della sorella più grande: elevata stabilità, handling che sfiora il divertimento e silenziosità di classe superiore.
Numerosa è la famiglia dei motori che andrà a comporsi da settembre, quando inizieranno le consegne della versione a cinque porte (la più richiesta sul nostro mercato) per completarsi nella primavera del 2010 con larrivo della 1.2 Tsi (105 cv, cambio Dsg a 7 rapporti) e della 1.6 Tdi da 90 cv nella versione ecologica «Bluemotion». Sono comunque sei i motori, tutti Euro 5, disponibili a settembre, tre a benzina - 1.2 da 60 e 70 cv e 1.4 da 85 cv - e tre turbodiesel elaborati sull1.6 Tdi Dpf, che propongono potenze di 75, 90 e 105 cavalli. In alternativa al cambio manuale a 5 marce, standard su tutte le versioni, può essere scelta la trasmissione Dsg in abbinamento ai benzina da 85 e 105 cv e al diesel da 90 cv.
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