Autostrade, via libera ad Abertis Gamberale fuori gioco

Benetton: saremo aperti ad altri investitori italiani. Profumo nel cda spagnolo

Gian Maria De Francesco

da Roma

«Auspichiamo che altri investitori italiani si affianchino a Schema 28 in questo progetto che vede la nostra famiglia tra i soci stabili dell’iniziativa». Gilberto Benetton, al termine del cda fiume di Autostrade durato circa quattro ore, apre le porte di Abertis all’ingresso di capitali italiani nella compagine azionaria che vedrà, inizialmente, una preponderanza spagnola.
Ma la vera svolta di Autostrade è la revoca per giusta causa dei poteri di Vito Gamberale, l’ormai ex ad che si era opposto all’integrazione e che si è astenuto sulla delibera di fusione con il gruppo iberico. L’ordine del giorno è stato integrato ad hoc su richiesta di due consiglieri di area Benetton (nel cda di Autostrade oltre a Gilberto Benetton siedono due rappresentanti di Schema 28 a lui vicini come Gianni Mion e Giuseppe Piaggio; ndr). Nonostante la ferma opposizione dell’ex ad di Tim che ha enucleato tutti i suoi dubbi sull’opportunità del merger sostenendo di «aver auspicato un progetto di interesse concreto per Autostrade», la sua rimozione dall’incarico è passata e le sue deleghe sono state redistribuite tra il presidente Gian Maria Gros-Pietro e il dg di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci.
Le prime parole di Benetton, tuttavia, sono state indirizzate a rassicurare mercati, autorità e mondo politico. «La nuova società - ha dichiarato - sarà un campione europeo in grado di competere internazionalmente e di effettuare ulteriori investimenti oltre a quelli programmati in Italia. Voglio inoltre sottolineare le importanti possibilità di sviluppo anche per Impregilo. Sono convinto che il tempo ci darà ragione».
Il concambio è stato fissato definitivamente in 1,05 azioni Abertis di nuova emissione per ogni azione Autostrade a causa dell’aumento di capitale gratuito che sarà deliberato dalla società spagnola. Nella lista di 11 consiglieri nominati dagli italiani nella nuova entità compare anche l’ad di Unicredit, Alessandro Profumo. Oggi tocca al cda di Abertis esprimersi.
Intanto, l’ex ragioniere generale dello Stato, Andrea Monorchio, non ha ancora deciso se entrare a far parte della commissione Anas che dovrà valutare l’operazione insieme con l’economista Luigi Cappugi e il giurista Guido Rossi. «Sto valutando l’incarico - ha affermato - dopo che la scorsa settimana una mia dichiarazione è stata travisata», ha aggiunto Monorchio sul quale è piovuta qualche critica relativa a un conflitto di interessi in quanto l’esperto figura nel cda di AdR in quota Benetton.

L’Anas oggi illustrerà all’Authority dei Lavori pubblici i possibili riflessi della fusione.
A Piazza Affari Autostrade ha perso lo 0,74% a 24,2 euro. L’effetto Gamberale ha pesato, ma le sorprese potrebbero non essere finite.

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