(...) Salaria, Aurelia, Colombo, Lungotevere. Queste le strade killer della capitale, assieme alla via del Mare, via Cilicia, Portuense. Quasi un morto al giorno, decine di migliaia di incidenti allanno. Ora si passa alla controffensiva.
«La nuova direttiva del ministro Maroni - spiega Pecoraro - affida ai prefetti il compito di monitorare le strade del territorio, provincia inclusa, per individuare i punti più pericolosi. Abbiamo già elementi sui quali cominciare a lavorare, per aggiornare i vecchi dati in possesso delle forze di polizia. Occorre utilizzare al meglio gli autovelox già esistenti e, se necessario, installarne di nuovi. Pensiamo anche a dotare i vigili di nuovi etilometri. Dal primo gennaio 2010 saremo sicuramente in grado di partire con i nuovi dispositivi tecnologici».
Da oggi, quindi, è guerra allalta velocità e ai pirati della strada. Vigili urbani e polizia stradale, con laiuto di carabinieri, Comune e Provincia, provvederanno a individuare strade, incroci e piazze pericolose. I cosiddetti black-point, come si chiamano in gergo i punti ad alta «sinistrosità». In molti di questi punti saranno installati i nuovi autovelox di tipo fisso. «Lobiettivo però - precisa il comandante dei vigili, Angelo Giuliani - non è aumentare il numero degli autovelox in città, ma razionalizzarne luso. Pensiamo di inserirne 25 fissi, eliminando gradualmente i 22 mobili che sono oggi in funzione». Attualmente a Roma di autovelox fissi ce nè uno solo, in via Ostiense. Quelli mobili sono invece piazzati di volta in volta: Olimpica, Tangenziale, e soprattutto Cristoforo Colombo. I nuovi autovelox fissi dovrebbero essere posizionati in via Palmiro Togliatti, viale del Tintoretto, via Filippo Fiorentini, via di Vigna Murata, e via Laurentina. In alcune zone ce ne saranno di più: quattro sulla Tangenziale est e due sulla Colombo, via Casilina, via del Foro Italico, via Appia Nuova, via dei Monti Tiburtini, via della Sorbona, via di Tor Bella Monaca, via di Torre Maura e via Isacco Newton. Ogni singola installazione richiederà lautorizzazione della prefettura, precisa Pecoraro: «Dovremo fare un attento monitoraggio per verificare se in certi punti gli autovelox servono o conviene magari spostarli. O se invece sono più utili in certi casi i dissuasori di velocità per prevenire gli incidenti stradali».
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