da Milano
Eros Galbiati, ovvero Riccardo, lo sciupaffemine del film Notte prima degli esami, non è «tecnicamente» un figlio unico. Il 25enne attore comasco (è nato a Lecco, ma è cresciuto a Lurago Marinone, in provincia di Como) ha due fratelli e una sorella, nati da altri matrimoni del padre. «Ma non ci ho mai vissuto: e io mi sento un figlio unico».
Che significa sentirsi figlio unico?
«Sono cresciuto con mia madre, ho incontrato davvero i miei fratelli solo quando ero più grande. La mia era una situazione familiare particolare, avevo molti contatti con i parenti materni, soprattutto con i miei cugini. In casa, però, ho sofferto anche la solitudine, nel senso che, se non hai accanto un'altra persona di età vicina alla tua, devi cavartela da solo. Non potevo ricreare la complicità che hai con un fratello o una sorella o che, quando cresci, costruisci con un amico: e questo mi è dispiaciuto».
Nessun vantaggio?
«Certo ricevi tutte le attenzioni e, con gli anni, maturi l'esigenza di creare rapporti molto più forti con le persone che incontri. Crescendo, vivendo anche fuori di casa, mi sono legato molto ad alcune persone».
Quindi sei più aperto agli altri?
«Se dovessi disegnare un figlio unico, lo farei un po' triste, malinconico. Almeno fino agli anni dell'adolescenza. Poi, quando esci dalla famiglia e ti trovi senza i genitori, gli amici sono fondamentali, vuoi creare una tua rete di relazioni e, anche, una casa tutta tua. Ora, quando immagino la mia famiglia, penso che vorrei avere più di un figlio: perché credo che crescere con dei fratelli sia più divertente. Anche se ho amici che detestano i loro fratelli
»
La tua situazione ti ha dato una spinta in più a cercare il successo?
«L'ambizione dipende soprattutto dal carattere, è un'attitudine personale.
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